CAPALBIO – «Ceccarelli convoca i sindaci con urgenza per venerdì 27 ottobre a Firenze per novità su Corridoio Tirrenico intanto le ridette novità le anticipa alla stampa. Speriamo gli duri ancora per poco ‘sto sistema di fare». Il sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori, è indignato.
«Io a Firenze non ci andrò – prosegue il primo cittadino – sono anni che ci fanno girare come Maria per il Piave a prese in giro. Se ci sono novità importanti per la Maremma ed il Corridoio Tirrenico l’assessore si alzi e venga almeno a Grosseto. Il dato politico che purtroppo dobbiamo registrare è il disinteresse, al limite del disprezzo, di Governo e Regione Toscana per l’istanza di sicurezza che i cittadini ed i residenti di Capalbio hanno posto in assoluta priorità e in tutte le sedi, chiedendo di realizzare almeno quei pochissimi interventi che nei nostri 12,5 chilometri permetterebbero di ridurre drasticamente le vittime della strada. Ricorderete che con l’Anas sono stati identificati i cinque o sei interventi più urgenti il cui costo non supererebbe i 23 milioni di Euro. Nessuna risposta dalle Istituzioni, ne positiva ne negativa».
«Tra tutti i grandi proclami da Grosseto sud ad Ansedonia risorse pubbliche che dovranno essere accertate non si sa in quali tempi, il passaggio dei progetti (peraltro non ancora definiti ed approvati) tra Sat e Anas ulteriore gabella, la Sat che resta con una concessione fasulla di 36 anni per una tratta di intervento che non è più la stessa originaria e l’Italia in procedura di infrazione – sottolinea Bellumori -; il lotto Capalbio resta in collo a Sat con il progetto approvato dal Cipe nel 2011 e mai avviato e chissà se mai lo sarà; con la tratta più pericolosa che resta priva di interventi di messa in sicurezza dove si continua a morire. Un gran bel lavoro tutto all’italiana. Unica certezza che con l’incontro romano vogliono salvano la faccia e gli interessi pregressi. Per la sicurezza della viabilità in Maremma c’è tempo, intanto ora pensiamo alle elezioni poi si vedrà!».