GROSSETO – Anche per l’estate 2017, i turisti dializzati, che hanno scelto la Maremma e l’Amiata per trascorrere le vacanze, hanno avuto la possibilità di effettuare il trattamento salvavita nei Centri dialisi della Asl.
È questo, del resto, l’obiettivo del progetto regionale “Dialisi vacanze”, grazie al quale, ormai da anni, in tutta la Toscana, un paziente che deve fare la dialisi tre volte alla settimana, può sottoporti a questo trattamento nelle strutture sanitarie più vicine al luogo che ha scelto per la vacanza. Una possibilità che permette a moltissime persone di godersi una vacanza e di vivere una vita il più possibile normale.
Da quando è partito il progetto regionale, quindi, la Nefrologia e Dialisi di Grosseto, durante l’estate, organizza turni “aggiuntivi” che permettono di aumentare l’offerta e danno la possibilità di ospitare i dializzati che sono in vacanza in Maremma.
Nel 2017, i pazienti non residenti in provincia di Grosseto che hanno potuto fare l’emodialisi, a Grosseto, Orbetello e Casteldelpiano, nei mesi estivi, sono stati 95, per un totale di 631 trattamenti.
“Quest’anno abbiamo avuto un gran numero di richieste da parte di turisti italiani e stranieri – spiega il dottor Paolo Conti, direttore dell’Unità operativa di Nefrologia e Dialisi di Grosseto – e siamo riusciti a rispondere a tutte le esigenze. Abbiamo effettuato turni di dialisi aggiuntivi, diurni e serali, a Grosseto e a Orbetello, per i pazienti che hanno scelto la vacanza al mare, e a Casteldelpiano, per quelli che hanno scelto la collina e la montagna. Questo, senza interferire con il servizio e l’assistenza per i nostri dializzati cronici, che seguiamo tutto l’anno. Sono molti anni che facciamo quest’esperienza e, con nostra grande soddisfazione, riusciamo ad accogliere persone che altrimenti sarebbero impossibilitate a muoversi dalla propria residenza. Questo è possibile grazie alla disponibilità del personale medico e infermieristico, che, quando attiviamo il terzo turno, serale lavora fino all’una di notte. Il servizio ha anche una valenza sociale per il territorio, dato che i pazienti non si muovono quasi sempre accompagnati e soggiornano in queste zone. Per fare un esempio, abbiamo organizzato sedute di dialisi serale, per una settimana, a un gruppo di otto pazienti che venivano dallo stesso Centro dialisi veneto. Sono arrivati con un pullman di 40 persone e alloggiavano tutti in un agriturismo della zona”.
L’ospitalità, comunque, non si ferma solo ai mesi estivi. Anche in altri periodi dell’anno vengono accolti pazienti non residenti, utilizzando e ottimizzando gli spazi disponibili nei turni di dialisi ordinari. E questo in tutti i 13 Centri dialisi della Asl sud est che effettuano il trattamento di dialisi extracorporea, presenti nelle province di Grosseto, Siena ed Arezzo.