GROSSETO – «Come volevasi dimostrare, ancora una volta il Prefetto ha dimostrato di non rispettare assolutamente la volontà né la linea politica di questa amministrazione. La non adesione allo Sprar di questa maggioranza era un chiaro segnale che il prefetto ha ignorato, portando avanti la politica dell’accoglienza e scavalcando la posizione degli amministratori e dei cittadini grossetani.» Inizia così la nota di Gino Tornusciolo, consigliere di CasaPound, che critica fortemente l’operato della prefettura per le sue decisioni sull’accoglienza dei richiedenti asilo.
«È recente la notizia che nella casa vacanze “Il regno delle fate”, a due passi da Grosseto, sarà allestito un CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) che ospiterà 40 immigrati spostati da Batignano a Roselle, altri arrivi sono stati registrati in una struttura nei pressi dell’aeroporto militare di Grosseto».
«La prefettura per l’ennesima volta, e ora anche con la complicità di Don Enzo Capitani, continua a favorire l’immigrazione nel nostro territorio senza tener conto delle gravi conseguenze sociali che sono da troppo tempo ormai sotto gli occhi di tutti. Dopo tutte le scandalose evidenze che circolano intorno al business dell’accoglienza – prosegue il consigliere Tornusciolo – non possiamo accettare che si continui a lucrare con gli immigrati a discapito degli italiani. Soprattutto quando anche la chiesa stessa favorisce il business dei migranti per trarne evidentemente un profitto economico».
«Nulla contro la chiesa o la carità cristiana, ma quando la carità cristiana è in diretta concorrenza con gli imprenditori e le cooperative generando lucro, il nostro giudizio non può che essere uguale per tutti. Medesimo discorso sugli agriturismi che decidono di far cassa ospitando i migranti. Anziché vivere dei prodotti che le aziende producono e del turismo ad essi correlato, come la natura e le regole dell’agriturismo stesso vorrebbero, preferiscono un guadagno facile alimentando il business dell’accoglienza».
Anche nella frazione di Arcille, come lamenta il consigliere comunale di Campagnatico, Marco Cinelli, si sono registrati nuovi arrivi senza alcun preavviso, dai 25 già presenti sono arrivati a 37.
«37 persone che vengono quotidianamente prelevate la mattina alle 7 e scaricate a vagabondare per le vie di Grosseto, ad alimentare l’accattonaggio e lo spaccio. Sempre il consigliere Cinelli fa presente che la struttura che ospita i migranti in località Sant’Antonio, doveva servire inizialmente ad accogliere una casa famiglia per ragazze madri e italiani in difficoltà economica. Dove è finito quel progetto? Anche i ristoratori di Arcille – prosegue Cinelli – si lamentano dei comportamenti indecorosi ed inaccettabili perpetrati da queste persone, poiché allontanano i clienti».
«Tutto questo è una punizione? La logica conseguenza della non adesione allo SPRAR e della ferma volontà di non cedere ai ricatti di un governo irresponsabile? I cittadini ci hanno affidato un compito, prosegue il consigliere Tornusciolo, che è quello di difendere il territorio maremmano dall’immigrazione selvaggia, se il signor Prefetto non riesce a capire questo ci dispiace, ma non siamo più disposti a tollerare la dittatura imposta da questo governo in materia di immigrazione. Grosseto e la sua provincia hanno già dato in termini di numeri e di accoglienza. Continuando a spalancare così le porte agli immigrati, il Prefetto vuole istigarci alle barricate».