GROSSETO – La solidarietà passa attraverso gli scaffali e arriva direttamente a chi, persone e famiglie, si trova in condizioni di difficoltà. Si chiama “Dona la spesa” ed è la raccolta alimentare di beni di prima necessità promossa da Coop sabato 7 ottobre. Saranno coinvolti oltre 600 punti vendita Coop, su tutto il territorio nazionale e circa 630 associazioni. Coinvolti anche i 104 punti vendita Unicoop Tirreno in Toscana, Lazio, Umbria e Campania.
Chiunque vorrà, socio o consumatore, potrà scegliere direttamente i prodotti da donare (dai biscotti alla pasta, ai prodotti per l’infanzia all’olio alla farina, al tonno, ai pelati, ecc), acquistarli e consegnarli ai volontari presenti ai presidi, soci Coop e rappresentanti delle associazioni beneficiarie. I prodotti raccolti saranno destinati alle mense dei poverive alle famiglie in difficoltà indicate dai Servizi Sociali nei singoli territori. A fare da collante sui diversi territori associazioni onlus di volontariato e organizzazioni che operano in ambito sociale (alcune delle quali già collaborano con Unicoop Tirreno in progetti di solidarietà come Ausilio per la Spesa e Buon Fine.
Un meccanismo semplice, ma non banale e una giornata voluta dalla Commissione Nazionale Politiche Sociali di Coop e organizzata dalle Sezioni Soci territoriali delle singole cooperative di consumatori, che vedrà all’opera alcune migliaia di volontari. Si tratta della seconda edizione nazionale 2017 (l’ottava edizione per Unicoop Tirreno) di un progetto che si ripeterà anche il prossimo anno con le medesime modalità ed una diffusione sempre più capillare. Iniziativa tanto più importante se si considera l’ultimo dato registrato dall’Istat che quantifica in 4,5 milioni le persone in Italia in condizioni di povertà assoluta.
“Dona la spesa”si affianca all’impegno di sempre di Coop sul versante della lotta agli sprechi; il recupero delle eccedenze alimentari è destinato a quegli stessi organismi, associazioni e organizzazioni solidali. La lotta agli sprechi di Coop ha prodotto nel 2016 ottimi risultati, persino superiori a quelli del 2015 grazie ai primi benefici effetti generati dalla legge Gadda (ovvero la legge che prende il nome dall’onorevole Maria Chiara Gadda, volta a semplificarne ed incentivarne la donazione), garantendo oltre 6 milioni e 600.000 pasti e coinvolgendo una rete di 646 punti vendita da Nord a Sud e 943 associazioni beneficiarie. In termini economici si tratta di 7224 tonnellate di merce per un valore pari a oltre 26 milioni di euro (+6,91% rispetto al 2015).