GROSSETO – Si occuperanno di manutenzione e accoglienza. Sono questi i compiti che svolgeranno i sei migranti che saranno scelti, su base volontaria, per partecipare al progetto legato al sito archeologico di Roselle.
Grazie al protocollo d’intesa tra prefettura, soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio e cooperative che gestiscono nel Comune di Grosseto l’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti asilo, queste sei persone, che saranno individuate anche in base alla loro conoscenza dell’italiano, opereranno nell’area archeologica di Roselle, la più importante per il territorio grossetano. A loro saranno affidati compiti di manutenzione semplice come ad esempio il ripristino di staccionate. Dopo un’intensa attività di formazione saranno impiegati anche a supporto del personale per l’accoglienza dei visitatori.
A sosttoscrivere il protocollo oltre al prefetto Cinzia Torraco erano presenti la soprintendente Anna Di Bene, Gabriella Poggesi, direttore dell’area di Roselle, e i responsabili delle tre cooperative, Auxilium Vitae, Solidarietà è crescita, Uscita di sicurezza.
«Si tratta di un progetto che ha l’obiettivo di valorizzare il nostro patrimonio culturale – ha spiegato il prefetto – ma anche quello di avvicinare le comunità straniere a questo patrimonio e alla nostra cultura». Il protocollo rappresenta un iniziativa innovativa perché è la prima volta che prefettura e soprintendenza danno vita a questa formula inedita dedicate ad attività volontarie di utilità sociale.