GROSSETO – La Maremma dello sport e non solo piange Dante Ciattini, una delle figure storiche del ciclismo grossetano. Infermiere in pensione, si è spento a 68 anni circondato dall’affetto dei suoi cari dopo aver combattuto coraggiosamente e a lungo contro la malattia.
Dopo una carriera da cicloamitore, aveva trasferito la sua grandissima passione per le due ruote iniziando a lavorare con l’Unione Ciclistica Grosseto: è stato il direttore sportivo dello storico presidente Edo Villani. Tantissimi i giovani grossetani che hanno iniziato a pedalare con lui e che sono cresciuti prima come uomini che come sportivi. Per un tragico scherzo del destino tra loro anche Cristian Lenzi, il tifoso del Grifone morto carbonizzato nell’incidente del 4 luglio sulle Collacchie: Dante, nonostante le sue condizioni di salute precarie, aveva voluto essere presente al suo funerale, assieme all’amico di sempre, Mauro Montani, accanto al quale era riuscito a essere presente a tutta la cerimonia funebre.
Al fianco di Dante, fino all’ultimo, la moglie Anna Romualdi, esempio di forza e di amore. Dante e Anna hanno due figlie, Silvia di 44 anni e Sara di 40, e due splendide nipotine che fine all’ultimo hanno dato gioia e speranza al nonno.
“Con la sua perdita – afferma Secondo Benedetti, ex presidente provinciale della Federazione Ciclistica – il nostro sport perde uno dei suoi figli. Sotto la sua guida hanno gareggiato tanti grossetani protagonisti sulle strade toscane e italiane. Mancherà moltissimo alla sua famiglia e a noi appassionati delle due ruote, ma la sua passione sarà un esempio e uno stimolo per tutti quelli che saliranno in bicicletta”.
Alla famiglia e agli amici giunga l’abbraccio della nostra redazione.