ALBERESE – Legambiente si schiera a fianco dei progetti innovativi di agriqualità, che incoraggiano il mantenimento dell’agricoltura tradizionale e permettano di assicurare la presenza delle risorse umane sul territorio. Obiettivi importanti, che si affiancano a quello del contrasto idrogeologico, di aumentare le opportunità economiche connesse alla green economy, di salvaguardare la biodiversità allevata e coltivata, conservare la qualità delle produzioni agroalimentari e avere cittadini che possano ricoprire il ruolo di sentinella in merito al controllo dei cambiamenti climatici in atto.
“Realizzare un’iniziativa sui progetti innovativi in campo agricolo nelle aree protette del Parco della Maremma – ha spiegato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – all’interno dell’azienda agricola biologica Le Tofane, ha grande valore per rilanciare una politica dei parchi che veda l’agricoltura come attività produttiva fortemente integrata con il territorio e capace di indirizzare verso una gestione territoriale che salvaguardi la biodiversità e realizzi esperienze innovative e all’avanguardia nell’ambito dell’agroecologia e del biologico. I parchi devono divenire veri e propri laboratori dove l’agricoltura di qualità e la filiera agroalimentare che guarda alla salute dei consumatori divengano assi portanti e il Parco della Maremma ne è un esempio significativo”.
All’incontro organizzato durante Festambiente all’azienda agricola Le Tofane di Alberese, sono stati illustrati alcuni progetti che rispettano canoni e caratteristiche d’innovatività nel campo dell’agriqualità. Uno di questi è quello che riguarda la Pasta dei parchi: un prodotto biologico che mette la pasta Senatore Cappelli e i parchi all’interno di un messaggio di qualità e territorialità in ambito agricolo. Il progetto parte da Alce Nero con la collaborazione di Legambiente e Terre regionali toscane. Un primo traguardo importante, raggiunto dopo 4 anni di lavoro comune, finalizzato a sviluppare un programma di conversione delle terre dei parchi della Toscana, riducendo l’impatto di un’agricoltura convenzionale basata su chimica di sintesi e pesticidi.
L’altro progetto importante è quello di DifesAttiva, associazione nata all’interno del progetto LIFE Medwolf, che riunisce gli allevatori che utilizzano strumenti di prevenzione, come i cani da guardiania o le recinzioni per la protezione delle greggi. L’utilizzo corretto degli strumenti di prevenzione ha la finalità di ridurre gli attacchi da parte dei predatori, mentre tra gli obiettivi del Medwolf c’è la valorizzazione e promozione dei prodotti e delle attività delle stesse aziende. Il riconoscimento della virtuosità, di chi utilizza in modo corretto gli strumenti di prevenzione, deve diventare un marchio di qualità. In questo contesto si inserisce anche l’azienda agrobiologica le Tofane, che ha ospitato l’incontro, e che è all’interno del Parco regionale della Maremma.
“Ares e Kronos sono i due giovani cani da guardianìa dell’azienda Le Tofane – ha spiegato Luisa Vielmi, responsabile DifesAttiva – hanno iniziato il loro lavoro al pascolo con il bestiame da pochi mesi. Con l’attenta supervisione dei titolari dell’azienda stanno crescendo con un coretto inserimento teso a migliorare sempre di più l’efficacia e l’efficienza nella protezione del bestiame da attacchi predatori. La riduzione dei danni e la possibilità di poter far pascolare in tranquillità il bestiame sono due elementi indispensabili per ottenere un corretto ed equilibrato rapporto tra la componente rurale e quella naturale”.