FOLLONICA – «Siamo preoccupati e amareggiati». Il sindaco di Follonica Andrea Benini commenta i «due episodi gravissimi, a Follonica, con l’aggressione ad un conducente di autobus che cercava di far rispettare le regole, e ai carabinieri in procinto di effettuare un’azione antidroga».
«La nostra solidarietà va all’autista Tiemme e il nostro ringraziamento all’attività e all’impegno dei Carabinieri. Da tempo la situazione di alcuni richiedenti asilo era monitorata dai Carabinieri, con i quali siamo in costante e quotidiano contatto – prosegue Benini -, e solo pochi giorni fa con il Prefetto avevamo fatto un punto per azioni specifiche, confrontandosi anche sulla situazione che coinvolge la giurisdizione di Livorno, sede del Centro di accoglienza che accoglie quei rifugiati che quotidianamente si riversano sulla nostra città».
«La situazione è per noi insostenibile perché l’accoglienza va fatta ponendo soluzioni e proposte per non lasciare i rifugiati a loro stessi, e per evitarlo è importante creare percorsi, iniziative, progettualità per rendere le persone attive e protagoniste del processo di integrazione. “Accoglienza” non significa parcheggiare persone per mesi in una struttura più o meno periferica. “Accoglienza” non è assistenzialismo passivo e deresponsabilizzante».
«Accoglienza significa coinvolgere i ragazzi con percorsi formativi e lavorativi, e non metterli su una bicicletta senza preoccuparsi di dove si dirigano e cosa facciano. Ci sono limiti evidenti ed ormai insostenibili e inaccettabili sulla conduzione del Centro di accoglienza, e su questo vogliamo chiarimenti e interventi. Perché Follonica è il territorio sul quale queste persone gravitano per ovvi motivi di vicinanza, nonostante non siano a nostro carico. Siamo in contatto continuo con il nostro Prefetto, che ha coinvolto e interessato il Prefetto livornese – conclude Benini -. Mi rivolgerò direttamente anche ai gestori del Centro di accoglienza».