FOLLONICA – Compirà 18 anni il prossimo mese, ma con il suo metro e 50 di altezza per 48 chili sembra ancora più giovane. Nonostante questo, nemmeno una settimana fa, è stata aggredita e presa a schiaffi da un collega, un uomo di 50 anni, di quasi due metri d’altezza, che l’ha anche minacciata di morte.
L’episodio risale alla sera del 15 luglio, all’interno di una struttura turistica della Città del Golfo. La ragazza, che lavora lì da circa una settimana, verso le 22.30 si trova nello spogliatoio quando sente delle grida venire dalla sala colazioni. A fronteggiarsi, un pizzaiolo e un cameriere. La ragazza, è lei stessa a raccontarlo nella denuncia, si fa avanti e, con un’altra collega, cerca di dividere i due uomini. Uno dei due, il cameriere, inizia ad inveire anche contro l’altra donna. «Mi sono avvicinata – ricorda nella denuncia – ed ho detto “che non doveva permettersi di rivolgersi ad una donna con quel tono” per tutta risposta lui mi ha afferrato alla gola con una mano mentre con l’altra mi ha colpita con un pugno al volto, sullo zigomo destro, per poi colpirmi ancora alla spalla e allo sterno».
A questo punto i colleghi hanno fermato l’uomo e la giovane è riuscita a divincolarsi e allontanarsi dalla stanza. Quando la ragazza è rientrata l’uomo, ancora alterato, le ha gridato che se si fosse avvicinata l’avrebbe ammazzata. La ragazza è stata medicata al pronto soccorso e il giorno dopo ha sporto denuncia.
«Mia figlia pesa 48 chili, l’aggressore è un uomo di 2 metri – racconta la madre – è ancora sotto choc, è terrorizzata e ancora dolorante e la notte ha difficoltà a dormire. Mi sento sola e indifesa – racconta ancora la donna – temo per me è per le mie figlie (la donna ha anche un’altra bambina piccola) ma non posso restare zitta, ho bisogno che venga fatta giustizia e devo insegnare a mia figlia ad avere speranza e fiducia in questo mondo».