GROSSETO – Una secchiata d’acqua sui musicisti, sugli strumenti, sulla piazza, su chi ascoltava e chi passava in via Ricasoli a Grosseto. Come in un film si è conclusa così la serata musicale al caffè Ricasoli. Con una signora che, evidentemente poco appassionata di musica, ha deciso di rovesciare una bacinella d’acqua su chi si trovava sotto la sua finestra.
Era mezzanotte e 20, in centro a Grosseto c’era la Notte sì di giovedì, con i negozi aperti e i locali che offrivano musica dal vivo ai clienti e a chi passava. Una serata d’estate divertente e piacevole, ma evidentemente non per tutti.
Non per una donna che, evidentemente stufa del rumore, ha deciso di far fare una doccia extra ai musicisti. «Ho visto una ragazza che alzava gli occhi, ho visto la sua faccia preoccupata, è stata una frazione di secondo poi sono stato colpito in pieno dall’acqua che cadeva dall’altro» racconta Alessio Buccella, che, con i compagni Emanuele Cannatella, Francesco Favilli, e Raffaelle Boni suonano nei Funky donkey, apprezzata band maremmana. «Luigi (Ambrosio, titolare del Ricasoli ndr) aveva avuto il permesso perché suonassimo sino all’1 di notte». Ricorda Buccella che ha poi chiamato il 112. «I carabinieri erano impegnati su un altro intervento, ma l’operatore è stato gentilissimo, dicendomi cosa avrei dovuto fare e come muovermi anche per una eventuale denuncia».
«Un gesto forte, inatteso, incivile» lo definisce Luigi Ambrosio il titolare del locale. «È mancata la parte più importante: la comunicazione, che sia io che Alessio avremmo accolto. Ero nel locale, ho visto la gente che guardava verso l’alto mi sono affacciato e ho visto la signora che sbraitava. Mi sono avvicinato ad Alessio per dirgli di fare l’ultimo pezzo e poi smettere, anche se avevamo ancora tempo per suonare, ma non c’è stato tempo. La signora ha tirato due secchiate d’acqua: una è finita sul muro e l’altra su strumenti e musicisti».
«Quel che mi spiace è che questa donna non ha cercato il dialogo, tra l’altro c’erano fili elettrici, avrebbe potuto causare un corto circuito. Anche per questo abbiamo deciso di sporgere denuncia – afferma Ambrosio -. Dietro a questi eventi c’è un grande lavoro di Ascom e del comune e si tratta di una sera a settimana, per due m«Sono deluso e amareggiato, questa è una città che dovrebbe vivere anche di turismo. Il gesto della signora ha interrotto un momento di divertimento, dopo tutto è cambiato e la serata è di fatto finita. A me sono mancate due ore di incasso».
«Ho cercato di asciugare tutto – prosegue Buccella -, ma l’acqua, negli strumenti elettronici, se entra dentro può ossidare i circuiti anche dopo tempo. Per questo presenterò denuncia. Tutte le persone presenti hanno detto che porteranno la loro testimonianza: ho avuto la solidarietà di tutti, anche di una coppia di inglesi che, dopo averci fatto i complimenti, hanno detto che una cosa simile in vita loro non l’avevano mai vista».
A venire inondati la tastiera, il mixer, il computer, l’i-Pad «Dopo aver tirato l’acqua la signora è rimasta lì alla finestra, con una bacinella gialla in mano a gridare qualcosa, poi è rientrata ed ha chiuso la finestra». Conclude Buccella.