PORTO ERCOLE – Quest’estate torna sulle spiagge di tutta Italia la Carovana del Cuore, grande campagna di sensibilizzazione attiva dal 2005 per promuovere il diritto all’educazione, soprattutto dell’infanzia, realizzata dalla Fondazione Patrizio Paoletti, ente nazionale di ricerca riconosciuto dal Miur, (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).
I volontari della Fondazione, con la loro inconfondibile maglietta arancione, percorreranno i litorali dello stivale per sostenere il valore dell’educazione, ma anche della ricerca in campo cognitivo e pedagogico, come strumenti indispensabili per innescare il cambiamento del mondo in cui viviamo. “Perché solo un’attenzione all’infanzia e al processo educativo può produrre un innalzamento della qualità della vita, nell’interesse generale della società” afferma Patrizio Paoletti, presidente dell’omonima fondazione e ideatore dell’iniziativa. Chi sceglierà di sostenere la campagna riceverà in dono il braccialetto arancione Vivi Appassionatamente, segno distintivo dell’incontro con la Fondazione e i suoi progetti.
La prima tappa della Carovana del Cuore 2017 sarà il 15 luglio a Porto Ercole. Il 16 luglio il pulmino si sposterà a Porto Santo Stefano, il 17 luglio a Orbetello, il 18 luglio a Punta Ala e il 19 luglio a Castiglione della Pescaia. Da lì proseguirà il suo viaggio in altre località balneari della Toscana, per poi raggiungere i litorali di Liguria, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo. La Carovana risalirà quindi nel Lazio per terminare infine il suo viaggio in Veneto. I dettagli e il calendario completo con tutte le tappe sono disponibili sul sito www.carovanadelcuore.org.
In questi anni la Carovana del Cuore ha mobilitato oltre 12mila volontari, incontrando 24 milioni di persone. Grazie al loro sostegno, la Fondazione Paoletti ha realizzato 25 progetti educativi in contesti di emergenza in Italia, in particolare a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma nelle Marche, in Abruzzo e in Emilia Romagna, e nel mondo, in Siria, Repubblica Democratica del Congo, Israele, Haiti, India, Nepal, Indonesia e Amazzonia peruviana. Nei Paesi in via di sviluppo, dove povertà e guerre minano alla base il tessuto sociale, agli interventi di tipo educativo sono affiancati da programmi di assistenza sanitaria e alimentare.
La Fondazione, inoltre, ha avviato numerosi studi neuroscientifici e psico-pedagogici su temi come lo sviluppo cognitivo, l’apprendimento, l’attenzione, il movimento, la resilienza, in collaborazione con prestigiosi partner scientifici: dall’Università La Sapienza, al CNR, dall’Università di Padova alla Bar Ilan University di Tel Aviv. Questi studi sono alla base dei programmi scolastici per i bambini, dei percorsi educativi per le famiglie, dei programmi formativi per gli insegnanti e dei progetti di cooperazione internazionale che la Fondazione ad oggi realizza in 8 Paesi in 4 continenti.