ALBINIA – «Quella della scuola di Albinia è una questione che deve essere affrontata con la massima serietà, tenendo conto esclusivamente dell’interesse della comunità. Per tale ragione, guardiamo con molta attenzione il percorso intrapreso dall’amministrazione Casamenti, nella speranza che non vengano commessi errori che potrebbero inficiarlo». Il gruppo Pd in consiglio comunale torna a parlare di scuole. «In occasione del consiglio comunale dello scorso 6 luglio, in merito alla variante urbanistica finalizzata ad ampliare l’area pubblica in cui dovrà essere edificata la nuova scuola elementare di Albinia, ci siamo astenuti poiché non appare affatto chiaro l’obiettivo perseguito dall’attuale giunta».
«La precedente amministrazione aveva raggiunto l’importante traguardo del progetto esecutivo che nel percorso di validazione non aveva ricevuto osservazioni negative sostanziali, consentendo l’avvio dei lavori in tempi rapidi – prosegue il Pd -. Tra l’altro, si è trattato di un obiettivo molto importante, considerando che in occasione dell’insediamento nel 2011 gli istituti scolastici del Comune versavano in pessime condizioni e che proprio la scuola di Albinia era stata resa inagibile dall’alluvione che ha colpito la frazione. Con uno stanziamento di 2 milioni di euro al quale ha contribuito anche la Regione, l’amministrazione Paffetti ha avviato il complesso iter burocratico necessario per la costruzione di un’opera da 4 milioni di euro. Nel 2013 è stato predisposto il progetto preliminare, nel 2014 l’esecutivo e nel gennaio del 2015 siamo passati alla fase di validazione. Mancavano solo pochi passi alla meta».
«Nell’aprile di quest’anno, però, la giunta Casamenti ha dato l’indirizzo di modificare il progetto, operando una scelta politica ben precisa. Ciò porterà ad una dilatazione dei tempi di realizzazione dell’opera a causa di una scelta del tutto soggettiva, presa, peraltro, dalla medesima parte politica che fino a non molto tempo fa proponeva di optare per un prefabbricato. A riguardo, ci sentiamo anche in dovere di sollevare più di un interrogativo in merito alla legittimità dell’iter intrapreso: nel caso in cui dovesse trattarsi di un nuovo progetto, la procedura da seguire dovrebbe essere diversa da quella attuale. Ci auguriamo, in sintesi, che l’amministrazione prenda in considerazione l’ipotesi di non stravolgere il progetto della giunta Paffetti per la pura e semplice volontà di contrapporsi alla parte politica avversa e che decida di operare esclusivamente in funzione dell’interesse collettivo – conclude -, evitando di sprecare inutilmente risorse oltre che tempo prezioso».