GROSSETO – L’abbassamento dal 75 al 60% della cassa integrazione straordinaria (Cigs) applicabile a ogni singolo lavoratore della sede di Vignale Riotorto, e la formale e temporanea sospensione del contratto di solidarietà nella rete vendita dove, per garantire la riorganizzazione dei negozi o il piano ferie, si sta palesando una maggiore necessità di organico.
«Sono i due principali risultati della trattativa sindacale – spiega Massimiliano Stacchini, segretario della Filcams Cgil di Grosseto – che abbiamo ottenuto fossero inseriti nel testo sottoscritto lunedì scorso insieme a Unicoop Tirreno presso il ministero del Lavoro, a ratifica dell’accordo di cassa integrazione straordinaria per la sede di Vignale e dei centri distributivi di Vignale di Anagni. L’impresa, infatti, non è stata in grado di fornire il dettaglio del modello organizzativo e la verifica delle mansioni per l’applicazione della cassa integrazione. E per questo il ministero ha proposto di determinare un’unica percentuale media di riduzione che sia anche il limite massimo individuale. L’accordo sindacale, a quel punto, è stato trovato su una riduzione media del 60%, che riduce sensibilmente l’impatto sui lavoratori, considerato che precedentemente non si era riusciti ad andare sotto il 75%.
All’incontro al ministero del Lavoro oltre ai vertici nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, erano presenti solo le Filcams-Cgil territoriali di Livorno e Grosseto per vigilare sulla reale applicabilità dell’accordo. Accordo che, peraltro, ha rischiato di non essere sottoscritto all’ultimo momento a causa di una fuga di notizie che ha irrigidito l’azienda».
Più che positivo, per la Filcms-Cgil, anche l’andamento del referendum fra i lavoratori per validare l’accordo quadro trovato a maggio tra organizzazioni sindacali e azienda. «Filcams e le Rsa dei negozi di Grosseto – aggiunge Stacchini – hanno preso parte a tutte le 30 assemblee effettuate nei luoghi di lavoro per informare dipendenti e soci di Unicoop, ottenendo la fiducia dell’89% dei 1431 (su 2270 aventi diritto) lavoratori che hanno espresso il proprio voto nelle sedi di Grosseto, Livorno, Lucca e Viareggio. Sappiamo tutti che questo accordo, per quanto difficile da applicare, è la soluzione migliore per garantire la continuità lavorativa è la tutela dell’occupazione».