GROSSETO – I recenti incendi avvenuti nel capoluogo e in diverse zone della provincia hanno portato di nuovo alla ribalta una situazione davvero preoccupante.
Il rischio incendi è diventato anche più elevato a causa e per effetto del caldo e della prolungata siccità con una primavera climatologica che è stata la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un’anomalia di +1,9 gradi e la terza più asciutta con un deficit di quasi il 50% dopo che anche l’inverno si era classificato al terzo posto tra i piu’ asciutti con il 48% di precipitazioni in meno, con valori di temperatura superiori di 0,49 gradi alla media di riferimento, secondo il Cnr.
E’ quanto afferma la Coldiretti che in riferimento ai diversi roghi che hanno interessato da vicino le zone di ingresso della città di Grosseto ed alcune aree abitate, ha divulgato un decalogo contro gli incendi estivi. “Anche in Maremma – spiega il direttore provinciale Andrea Renna – ci sono stati “ fenomeni diffusi” con un numero di richieste di intervento che hanno indotto le forze preposte a interventi straordinari . Caldo e siccità sono un mix esplosivo che – sottolinea Renna – Al di là dei provvedimenti restrittivi per l’accensione dei fuochi la Coldiretti ha elaborato un decalogo per combattere gli incendi”.
“La prima regola per non causare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella – afferma la Coldiretti – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre – continua la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.
Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che – conclude la Coldiretti – un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali”.