GROSSETO – La danza è arte ma soprattutto studio, è eleganza ma soprattutto impegno. Se riuscissimo ad intrecciare con cura i fili di questa disciplina potremmo davvero aspirare a raggiungere traguardi importanti. E Margherita Sacchi, giovane ballerina grossetana, ci è riuscita: superate brillantemente le audizioni primaverili, è stata ammessa al Secondo Corso dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano e al Secondo Corso della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma.
Un successo che premia soprattutto Margherita, per le sue doti e la sua costanza, ma anche Progetto Danza, che ne ha curato la formazione e che da anni incoraggia e promuove lo studio della danza a Grosseto. La scuola, attraverso percorsi formativi di alto livello, dà voce ai molti – forse infiniti – modi di “fare” danza: c’è chi si avvicina per passione, puntando in alto verso la Scala, come Margherita, chi per scoprire le bellezze del proprio corpo, accogliendo tutto il fascino dello studio e del movimento armonico, senza aspettative ma anche senza chiusure. Ma c’è anche chi – e non c’è niente di male in questo – si avvicina alla danza per gioco o per curiosità, puntando al divertimento, all’esercizio, al tempo ben speso.
«La danza – racconta Barbara Botarelli, insegnante e direttrice di Progetto Danza – ha sempre una funzione formativa: a prescindere da quali siano la nostra storia e i nostri obiettivi, ti insegna qualcosa. Margherita mi ha regalato una gioia immensa ma gioia mi regalano anche tutte le mie allieve e tutti i miei allievi che riescono a raccogliere le meraviglie del loro percorso: impegno, determinazione, equilibrio, sicurezza, apertura verso gli altri… La danza è una forma di conoscenza che lascia un segno profonda dentro di noi. Diventa un vero e proprio stile di vita. Una volta che questo stile è diventato nostro e ne abbiamo fatto tesoro, possiamo gioirne come preferiamo»