GROSSETO – “Sono dispiaciuta perché la mia mozione sui vaccini è stata bocciata dal Comune di cui faccio parte, mi ha fatto però piacere vedere il supporto ricevuto dai colleghi medici, indipendentemente dal colore politico. Ma questa nostra battaglia, una battaglia di salute e di giustizia sociale, deve andare avanti”.
Si esprime così il consigliere comunale Marilena Del Santo, Lista Mascagni, dopo il lungo consiglio comunale di mercoledì pomeriggio nel quale è stata affrontata anche la questione dei vaccini, con la discussione della mozione nella quale si chiedeva al sindaco e al Comune di vigilare nelle scuole materne e negli asili nido affinché trovi piena applicazione il decreto legge che ne prevede l’obbligatorietà per i bambini sotto i sei anni.
“Purtroppo mi aspettavo questa risposta da parte del consiglio comunale, anche se penso che il no alla mia proposta sia stato un no demagogico, anche se mi viene detto che la mozione è stata superata dal decreto legge – aggiunge Del Santo – ritengo che sia giusto che ogni territorio prenda coscienza di un problema reale, come quello del calo nelle vaccinazioni che può avere rischi drammatici per l’intera popolazione. Il no politico incassato anche da chi a parole mi ha espresso consenso e solidarietà mi fa capire come non ci si sia voluti confrontare nel merito di una questione che invece è di fondamentale importanza anche per la città di Grosseto”.
Un gruppo di mamme si è presentato in consiglio comunale per dire no alla vaccinazione obbligatoria. “Avrei piacere di incontrare ognuna di loro – afferma Del Santo – per confrontarci su temi reali e sulla verità dei fatti, perché il compito di un medico è anche quello di parlare e di informare per prevenire, non solo quello di curare una malattia quando essa si manifesta. Sulla questione dei vaccini continua a esserci tanta disinformazione che si può combattere principalmente attraverso la conoscenza dei fatti, delle verità mediche e dei dati epidemiologici dei quali siamo in possesso e che oggi sono i fondamenti sui quali la medicina si poggia per andare avanti con il proprio lavoro”. A chi parla di libertà nella scelta di vaccinare o non vaccinare un bambino, Del Santo replica parlando di confronto tra benefici e possibili effetti indesiderati: “Parliamo di effetti indesiderati gravi, non di un arrossamento o di una piccola febbre.
Ecco, di fronte alla remota possibilità di una conseguenza indesiderata di un certo peso e il beneficio scientificamente indiscutibile dei vaccini, mi pare che non ci possano essere dubbi nel prendere una posizione. Ricordiamoci che oggi tanti bambini non vaccinati vivono bene perché tante malattie oggi sono state sconfitte o isolate anche grazie all’uso dei vaccini. Ma la progressiva diminuzione dei vaccini sta portando, anche questi sono dati medici, al ritorno di tante malattie che pensavo essere debellate. L’obbligo vaccinale è una misura d’emergenza, che ci auspichiamo possa rientrare nel momento in cui questa emergenza finirà. Ma se dal primo gennaio si sono riscontrati in Italia 2.851 casi di morbillo, oltre il 500% in più dello stesso periodo del 2016, vuol dire che un’emergenza c’è e va combattuta”.