GROSSETO – Professionisti sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza di Grosseto. Dalle verifiche fiscali condotte su 15 soggetti, tra medici, odontoiatri, architetti, ingegneri, avvocati e consulenti del lavoro, tutti operanti in Maremma, gli uomini del comando provinciale hanno portato alla luce reddito non dichiarato per 250 mila euro e scoperto elementi negativi di reddito non deducibili per 10.920 euro, IVA dovuta per 46 mila euro e IVA relativa per 51 mila euro, nonché 7.653 euro di IRAP dovuta
Da una delle attività svolte nei confronti di un sedicente medico omeopata, è emerso che lo stesso svolgeva la propria attività nei confronti del pubblico senza essere in possesso dei necessari titoli abilitativi, omettendo altresì di dichiarare al fisco oltre 170 mila euro di ricavi ed una corrispondente IVA di circa 35 mila euro non versata all’erario. Il medico è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Grosseto per il reato di “esercizio abusivo della professione medica”.
Nella loro attività investigativa gli uomini della Fiamme Gialle hanno utilizzato anche il sistema “Perseo 2”, ideato dal Nucleo Speciale Entrate. Il sistema consente, attraverso l’analisi delle banche dati in possesso della Guardia di Finanza, di individuare i soggetti con redditi incongrui rispetto al loro tenore di vita o dei loro familiari che si manifesta per esempio con l’utilizzo di auto o di imbarcazioni di lusso. Con il sistema Perseo è stato scoperto un geometra che dichiarava da anni redditi esigui o pari a zero, nonostante disponesse in famiglia di autovetture di grossa cilindrata e, addirittura, di una collaboratrice familiare per le faccende domestiche. Per questo professionista i finanzieri hanno ricostruito ricavi percepiti per oltre 50 mila euro.