Negli ultimi anni abbiamo assistito a un forte aumento della presenza, della “pervasività” e della qualità dell’informazione locale online. Le testate storiche si sono rafforzate, altre sono nate arricchendo il panorama ed il pluralismo, ogni luogo della Toscana, dai piccoli ai grandi centri, ha ormai uno spazio sulla rete che garantisce visibilità e attenzione alle notizie del territorio.
Si tratta, per molte testate, di numeri di grande rilevanza, con migliaia di accessi quotidiani e un filo diretto con i lettori non banale. Una funzione di informazione dettagliata e puntuale, con la peculiarità del “tempo reale”, della capacità cioè di raccontare gli avvenimenti pressoché in diretta. Dietro a questa realtà ci sono decine di persone, di operatori dell’informazione, di giornalisti che in molti casi, oltre a produrre news, svolgono una preziosa attività di servizio, di pubblica utilità su tante questioni che riguardano direttamente la vita dei cittadini in rapporto alle istituzioni, alla salute, alla mobilità, all’ambiente, la cultura, il tempo libero e così via.
Anche la politica (in senso lato) beneficia di questi preziosi vettori di informazione locale e ne alimenta il flusso, nella consapevolezza che essi rappresentano una grande risorsa per far conoscere idee, iniziative e progetti, o per partecipare al dibattito che spesso si anima attraverso le news.
Per questi motivi, nell’ambito del programma della comunicazione del nostro gruppo consiliare, abbiamo deciso di riservare proprio alle testate online, che da anni amplificano le iniziative dei nostri consiglieri relative ai diversi territori, un’attenzione particolare, facendo nascere questa rubrica. Lo scopo è quello di provare ad annodare un filo ideale tra notizie locali e informazione regionale, proponendovi, di volta in volta, argomenti e questioni al centro della nostra attività in Regione Toscana.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico in Consiglio regionale conta 23 consiglieri, eletti in tutte le province e, in quanto gruppo di maggioranza, indirizza e sostiene la linea di governo della Toscana. Molte volte si tratta di un lavoro “oscuro”, svolto in tante riunioni di commissione, ma che, vi assicuro, il più delle volte si traduce in scelte concrete, in leggi e deliberazioni che influiscono sulla vita dei cittadini. Con la volontà e l’ambizione, chiaramente, di migliorarne le condizioni, proseguendo e se possibile, implementando la tradizione del buon governo toscano.
I consiglieri del gruppo Pd in Consiglio Regionale
Turismo in Toscana, con la nuova legge più flessibilità e competitività, nuove opportunità e regole certe
Il nuovo testo unico sul turismo è certamente una delle legge regionali più rilevanti approvate negli ultimi mesi ed ora, con la stagione estiva ormai alle porte, ha l’occasione di mettersi alla prova “sfidando” i grandi numeri (ancora in crescita) dell’affluenza turistica in Toscana.
La legge è stata approvata in Consiglio nel dicembre 2016 dopo un lungo lavoro in II commissione, presieduta dal nostro Gianni Anselmi, che ha visto una intensa fase di ascolto e consultazioni, dai comuni alle associazioni di categoria, agli operatori del settore. Una fase di ascolto che, come gruppo Pd, abbiamo anche portato nelle principali città della regione, svolgendo 13 eventi sul territorio prima dell’approvazione della nuova normativa.
L’esigenza principale era quella di armonizzare in un unico testo le norme di un settore che è cambiato fortemente negli ultimi anni, introducendo elementi di innovazione per aiutare le imprese a svilupparsi, per consentire al settore di crescere ancora e, al tempo stesso, cercando di limare alcuni elementi di rigidità che potevano ostacolare un percorso virtuoso nell’applicazione della nuova normativa. Le principali novità riguardano la governance e le imprese. Per quanto riguarda il governo del turismo, saranno i comuni a gestire l’informazione e l’accoglienza sovracomunale in maniera associata all’interno di ambiti territoriali omogenei, come ad esempio il Chianti, la Maremma, l’Elba e l’arcipelago, la Versilia o la Costa degli Etruschi. L’obiettivo è anche spingere per la cooperazione tra i comuni anche non contigui legati da medesimi tratti identitari, come nel caso dei “prodotti territoriali omogenei” (comuni termali, terre etrusche, via Francigena). La promozione del turismo sarà invece esclusivamente a carico di Toscana Promozione.
Per quanto riguarda le imprese turistiche la legge prevede la possibilità di sviluppare Bed & breakfast anche in forma non imprenditoriale con la condizione vincolante che il titolare sia domiciliato e residente nella struttura. Vengono poi introdotte nuove tipologie di strutture ricettive quali i “Marina Resort” (cioè la possibilità per i vacanzieri di soggiornare all’interno delle imbarcazioni da diporto ormeggiate in specchi d’acqua appositamente attrezzati), i “Condhotel” (una via di mezzo tra abitazioni e camere alberghiere) ed i “Camping Village”, superando alcune rigidità che riguardavano i campeggi ed i villaggi turistici, ampliando la possibilità di presenza di strutture tipo bungalow. E’ stata poi confermata la possibilità per gli alberghi di somministrazione di servizi, come la cura del corpo e benessere anche ai non alloggiati, e di vendere ai propri clienti servizi, con la condizione che essi non costituiscano un “pacchetto turistico”.
Sul capitolo “case per ferie”, è stata ampliata la possibilità di offerta qualora esse vengano gestite da associazioni senza scopo di lucro.
Le novità più significative riguardano il fenomeno degli affitti turistici, delle locazioni brevi e ripetute, questione sulla quale si è concentrata una certa attenzione dei media, degli operatori e degli enti locali. Su questo punto abbiamo avuto un approccio riformistico, correggendo una certa rigidità iniziale. Nel testo finale della legge la forma imprenditoriale per chi affitta scatta solo per i proprietari di almeno 3 appartamenti, che vedono una rotazione complessiva, computata sulla totalità del patrimonio locato turisticamente, che supera gli 80 contratti anche verbali stipulati durante l’anno.
Infine, la nuova normativa introduce nuove opportunità per gli stabilimenti balneari, che potranno erogare servizi inerenti la cura del corpo ed il benessere in locali idonei e con professionalità adeguate.
Sono queste le novità principali di quella che reputiamo una buona legge, al passo con i tempi in un settore vitale per l’economia toscana e in forte trasformazione. La stagione estiva ci dirà se le innovazioni apportate avranno inciso sulla crescita quantitativa e qualitativa. Ma, in ogni caso, adesso la Toscana dispone di regole certe e semplificate, tutte disponibili in un solo testo di legge.
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