GROSSETO – “Nel formulare le nostre felicitazioni ai nuovi sindaci dei comuni di Campagnatico, Manciano e Pitigliano sottolineiamo l’importanza del settore agricolo e delle imprese che oggi, più di ieri, nonostante i vari problemi che attanagliano il settore, rappresentano un riferimento importante garantendo prodotti sani e genuini oltre che a tutelare il territorio contrastando abbandoni poco edificanti anche dal punto di vista della salvaguardia ambientale”. Così Marco Bruni, presidente provinciale dell’organizzazione agricola e Andrea Renna direttore della stessa struttura, hanno inoltrato una comunicazione al sindaco di Campagnatico, Luca Grisanti, al sindaco di Manciano, Mirco Morini e al sindaco di Pitigliano, Giovanni Gentili.
Un vero e proprio Vademecum con alcune proposte di Coldiretti “Vogliamo avere un dialogo continuo e costruttivo con i sindaci del territorio ed avere la possibilità di proporre programmi per lo sviluppo dell’economia locale. All’interno del nostro vademecum, chiediamo di valorizzare ancor in modo più incisivo il nostro progetto di Forza Amica del Paese. Questi i punti:
– Valorizzazione delle produzioni locali con possibilità di includere i prodotti tipici locali nei bandi relativi ai menù delle scuole così come previsto dalla legge.
– Organizzare momenti di sensibilizzazione grazie alle imprese associate a Campagna Amica a vantaggio dei cittadini- consumatori, accorciando la filiera.
– Attivazione legge di orientamento al fine di sottoscrivere convenzioni e istituire apposito albo per far realizzare lavori di manutenzione del verde per quanto possibile ad imprenditori agricoli (sfalcio banchine strade, ecc).
– Sulla scorta dell’iniziativa lanciata nel Comune di Firenze, rendere obbligatoria l’introduzione del 70% di prodotti di filiera corta o del territorio comunale per le nuove attività alimentari e di somministrazione per tutelare il made in Maremma.
– Lanciare iniziative per la valorizzazione delle produzioni locali, attivando e rafforzando nel tempo il ruolo delle filiere agricole anche mediante attività da realizzare nelle scuole dell’obbligo.
– Coadiuvare al meglio l’offerta agrituristica.
– Istituzione orti urbani utilizzando terreni di proprietà del comune oggi in disuso;
– Affidare, seguendo le normative vigenti, terreni incolti e/o abbandonati mediante regolari contratti d’affitto a cooperative e/o imprenditori agricoli al fine di renderli produttivi garantendo occasioni di lavoro.
– Miglioramento della viabilità nelle zone rurali.
– Annullare i vincoli che frenano gli investimenti strutturali e la crescita delle imprese agricole.
– Verifica sui vincoli ambientali e paesaggistici laddove possono rappresentare negatività per le imprese.
– Possibilità di strutturare piani irrigui in grado di ridurre i rischi idrogeologici del territorio.
– Sbarramento ad ulteriore utilizzo di suolo agricolo.
– Semplificazione burocratica con riordino di terre soggette ad uso civico.
“Intendiamo incontrare a breve i neo primi cittadini per approfondire il nostro documento avviando una fase di dialogo e confronto che auspichiamo possa essere fondamentale a fornire risposte ai titolari delle imprese agricole e ai cittadini – hanno concluso Bruni e Renna”.