FIRENZE – “Abbiamo totale fiducia nella Corte di Giustizia Europea e speriamo in una soluzione rapida che permetta ai viaggiatori di beneficiare di un servizio di qualità”. Questa la reazione a caldo di Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscane (AT) appena letta l’ordinanza del Consiglio di Stato con cui chiama in causa la Corte di Giustizia Europea (CGUE) sull’esistenza dei requisiti di partecipazione alla gara regionale per la gestione del Tpl, aggiudicata provvisoriamente lo scorso marzo ad AT, azienda del gruppo francese Ratp.
“Il Gruppo RATP si è rigorosamente conformato al diritto comunitario, e le sue attività si inscrivono in un quadro normativo che addirittura anticipa gli obblighi europei di apertura alla concorrenza dei contratti di servizi di trasporto pubblico” continua Lombardi.
“Con questa decisione si prolunga una situazione caratterizzata da quotidiani disagi e proteste da parte degli utenti, per una gestione che ha abbondantemente superato i due anni di deroga previsti dalla normativa, e che quindi dal 2012 viene rinnovata ogni mese e ad un costo per le casse regionali ben superiore (650mila euro in più ogni mese), rispetto quanto offerto da AT”.
“Siamo costantemente all’ascolto dei bisogni dei viaggiatori toscani – conclude il presidente Bruno Lombardi – e non possiamo che constatare che questa nuova tappa nella procedura crea dei ritardi ulteriori nel processo di creazione di un servizio di qualità che è atteso in Toscana”.