CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «Il Comitato per la vita raccoglie fondi e lo fa con il proprio logo». La precisazione è del consiglio direttivo e della stessa presidente Enrica Tognazzi.
«Lo scorso anno è nata una collaborazione con un’associazione del territorio a Castiglione della Pescaia. Nel 2016 questa associazione ha raccolto fondi per il Comitato per la Vita e gliene siamo infinitamente grati. Da quest’anno però le nostre strade si sono divise – prosegue Enrica Tognazzi – e l’associazione castiglionese raccoglie fondi per altri obiettivi e non più per il Comitato per la Vita. Dobbiamo sottolinearlo per non creare confusione nelle persone: l’associazione di Castiglione della Pescaia non raccoglie fondi per il Comitato per la Vita. Abbiamo ritenuto doveroso puntualizzare quanto sopra per fare chiarezza. La chiarezza è sempre stato il nostro motto e lo sarà sempre, ciò nel rispetto di tutti coloro che si muovono e operano per raccogliere fondi in favore del Comitato per la Vita. Se volete donare al Comitato dovete cercare sempre il nostro logo, il nostro nome e l’obiettivo per il quale raccogliamo fondi. I cittadini meritano sempre la massima trasparenza perché la solidarietà è una scelta profonda, un sacrificio per permettere ad altri di stare meglio, un sogno che possa rendere un giorno possibile sconfiggere il cancro».
«Le associazioni di volontariato crescono ed è una ricchezza per il territorio maremmano – ricorda Tognazzi -. Il Comitato però ci tiene a specificare la propria identità e si rivolge direttamente ai cittadini specificando che, se qualcuno desidera devolvere un’offerta al nostro Comitato, deve farlo tenendo presente il nostro logo e il nostro nome; le nostre iniziative sono promosse sempre come Comitato per la Vita e hanno sempre specificato l’obiettivo per il quale raccogliamo fondi – obiettivo che viene stabilito direttamente con la Asl e concretizzato con l’acquisto di materiali o macchinari effettuato direttamente dal Comitato per la Vita».
«Il Comitato per la Vita onlus nel 2018 festeggerà 35 anni di attività nel nome dell’impegno, del volontariato, della solidarietà per permettere al malato oncologico di potersi curare sempre meglio anche nell’ospedale Misericordia di Grosseto, acquistando macchinari per la prevenzione, diagnosi e cura del tumore sempre in collaborazione con l’azienda sanitaria. Non solo. I nostri 34 anni di vita sono stati contraddistinti dalla trasparenza e dalla lealtà con le persone che hanno scelto di donare al Comitato». Continua il consiglio direttivo.
«Abbiamo un patto con chi decide di dare a noi, quello di essere sempre chiari negli obiettivi che vogliamo raggiungere. Questa trasparenza di intenti ma anche di bilanci ci ha permesso nel tempo di essere apprezzati da tutti, di aver donato 5 milioni di euro, di avere la fiducia persino dei bambini e delle loro famiglie, di essere sempre sinonimo di affidabilità e, guardando i risultati che abbiamo raggiunto tutti insieme, sappiamo che la strada percorsa è quella giusta. Siamo fedeli al nostro statuto che ci ha guidati negli anni, sappiamo che il Comitato per la Vita è una grandissima famiglia con tanti nomi ma quello che conta non è il singolo, ma solo il risultato che rende migliore la vita al malato oncologico».