TALAMONE – Greenpeace torna in Costa d’Argento per controllare lo “status” delle Case dei Pesci immerse nei fondali di Talamone nel 2015. Dopo due anni precisi dal collocamento di una ventina di opere d’arte, di vari scultori, che furono collocate sia lungo la costa del parco dell’Uccellina che nella zona sottostante il faro di Talamone, la responsabile della campagna mare, Serena Maso, è tornata con un sub.
Si è poi fatta accompagnare da Paolo Fanciulli, il pescatore talamonese ideatore del progetto, in una escursione mirata a verificare le condizioni dei blocchi di marmo che, come è noto, hanno la doppia funzione di dissuasori per la pesca a strascico sotto costa e di attrazione per gli amanti del diving. Il team di Greenpeace ha trovato le opere completamente ricoperte di vegetazione marina ed ostriche, come era del resta da aspettarsi, ben mimetizzate con l’ambiente sottomarino ma con alcuni dei loro segni e lineamenti ancora ben riconoscibili per un eventuale visitatore. Le riprese del servizio fotografico che sono state fatte faranno presto parte di una nuova campagna di Greenpeace di rilevanza internazionale.