FOLLONICA -Sul podere Zonfone arriva la controreplica di Ettore Chirici, consigliere di Gente di Follonica.
“L’assessore Niccolini dimostra di non conoscere la situazione – afferma Chirici – L’ex sindaco Bizzarri difende il suo passato fatto di errori clamorosi nella gestione del porto ed altre lottizzazioni. Potremmo ritornare sul suo ruolo oggi, ma sarebbe come sparare sui feriti. Un tempo, ad operai ed operaie di aziende ad alto rischio chimico, veniva loro dato del latte per coprire l’esito dei controlli sanitari; il latte di asina non può coprire errori gestionali di Bandite.
Basterebbe l’esperienza dei gessi rossi a Montioni per dimostrarne l’incompetenza, tanto che il Comune di Follonica ha proposto ed ottenuto la revisione dei vari accordi. Meglio avrebbe fatto, visto l’andazzo, a interrompere ogni rapporto”.
“Nel caso specifico del Podere Zonfone – incalza Chirici – se Bandite è chiamata a gestire il patrimonio della Regione Toscana, avrebbe dovuto conoscere il Piano – Regolamento del Parco: dunque ciò che può essere realizzato e ciò che non può. Se sono così bravi e, ammesso e non concesso, il Comune di Follonica avesse sbagliato, avrebbero dovuto loro per primi farlo notare (non successo).
Sul sito di “Gente di Follonica” ci sono alcuni atti chiari ed inequivocabili, leggibili da chiunque.
Il Comune di Follonica ha posto a Bandite una questione in punta di diritto conseguente ad una sentenza. Bandite ha risposto come il Marchese del Grillo (Io so’ io e voi non siete un ….).
Non stupisce che certi personaggi del Comune di Scarlino se ne infischino, come sempre hanno fatto. D’altra parte, Bandite è gran parte del personale e del bilancio di quel Comune: comprensibile, ma non giustificabile, la difesa contro ogni evidenza.
Auguro a Niccolini e Bizzarri ogni bene, ma non a discapito della correttezza”.