GROSSETO – La quinta edizione del Bioblitz non tradisce le attese. La 24 ore non stop alla scoperta della natura ha visto la presenza di circa 200 partecipanti che si sono recati al Parco Faunistico del Monte Amiata, nella riserva naturale del Monte Labbro. L’evento unico in Toscana e tra i primi in Italia, organizzato dal Museo di storia naturale della Maremma, gestito dalla Fondazione Grosseto Cultura, con la collaborazione del Comune di Arcidosso e dell’Unione dei comuni montani dell’Amiata grossetana, ha ottenuto l’eccellente risultato di oltre 500 specie rilevate tra animali, piante, funghi e licheni. Un numero destinato a crescere già nei prossimi giorni in quanto alcune schede saranno inserite a breve e sono attesi anche i risultati delle determinazioni da parte degli esperti per le specie più difficili da classificare.
Ancora una volta il Blioblitz è andato in scena in una zona di alto valore ambientale, a conferma della grande attenzione posta nell’organizzare uno degli eventi naturalistici più attesi. «Per la quinta volta abbiamo cercato di svolgere il Bioblitz in un’area di Natura2000, una rete europea che contraddistingue le zone di particolare interesse ambientale – spiega Andrea Sforzi, direttore del Museo di storia naturale della Maremma -. Aspetto che non è di poco conto che ci distingue e rafforza il nostro operato. Siamo molto soddisfatti di questa quinta edizione, sia per il valore scientifico che per la partecipazione riscontrata. Adesso stiamo già lavorando per organizzare l’edizione numero sei».
Il via ufficiale al Bioblitz è stato dato alle 18 di sabato, quando è partito il countdown per le 24 ore dedicate alla scienza, nelle quali esperti, ricercatori e persone comuni hanno lavorato fianco a fianco per monitorare la biodiversità del Parco Faunistico del Monte Amiata. Molti i ricercatori e gli esperti coinvolti. A fianco del Museo di Storia Naturale della Maremma si sono schierate, fornendo il loro patrocinio, molte associazioni scientifiche nazionali: l’Unione Zoologica Italiana, la Società Botanica Italiana, la Società Italiana di Erpetologia, la Società Italiana di Ecologia, l’Associazione Teriologica Italiana, il Centro Italiano Studi Ornitologici, la Società Lichenologica Italiana e Odonata.it, ovvero l’associazione Odonatologica Italiana. A queste si è affiancato, inoltre, anche il maggiore portale e forum nazionale di natura: naturamediterraneo.com.
«Il numero complessivo di specie rilevate è la dimostrazione dell’altissimo pregio ambientale dell’area scelta per il Bioblitz. Iniziative come questa trasformano il concetto di biodiversità, troppo volte astratto, in qualcosa di concreto – aggiunge Francesco Mori, presidente di Fondazione Grosseto Cultura -. È stato un orgoglio, per noi, vedere famiglie e appassionati condividere questa esperienza. Un successo che conferma la voglia dei cittadini di conoscere meglio il nostro patrimonio naturale e la disponibilità dei ricercatori a condividere le loro conoscenze. Con l’aiuto di tutti possiamo affermare di avere, nel nostro territorio, un inestimabile patrimonio comune da conoscere e tutelare».
Grandi soddisfazioni per il team del Bioblitz che, grazie ai dati raccolti, avrà la possibilità accrescere il proprio patrimonio di conoscenze scientifiche, vero cuore dell’intera manifestazione. I dati ufficiali saranno forniti dal Museo di Storia Naturale della Maremma nei prossimi mesi, una volta completato il lungo lavoro di determinazione degli esemplari raccolti da parte degli esperti.