GROSSETO – Un’intera giornata di contagioso spettacolo sul ring. E’ stato questo lo Singha Fight Contest, evento di muay thai e kick boxing ospitato dalla palestra di via Cere.
Prima, a salire sul ring, sono stati i bambini, dai 4 agli 11 anni, dello Singha Team padrone di casa e organizzatore dell’evento. I giovani e giovanissimi atleti guidati dai maestri Sandro Buccolieri e Riccardo Capitano hanno potuto mettere in mostra i progressi compiuti deliziando davvero il numero pubblico presente, con tanti genitori a bordo ring. Tutti gli incontri, rispecchiando un grande spirito di sportività e amicizia, si sono conclusi sul pareggio.
Poi è toccato agli adulti, ma sempre giovani, con gli allievi dello Singha Team ma anche delle scuole giunte in Maremma da tutta Italia: Rua 67 di Firenze del maestro Mirco Mugnaini, Kta di Livorno del maestro Franco Lai, Lumpinee Gym di Prato del maestro Sergio Bigagli, Kurosaki Dojo di Pisa del maestro Stefano Giannessi, Team Russo di Siracusa dei maestri Rosario Russo e Antonietta Cirmi, Team Rubino da Catania del maestro Corrado Rubino e Singha Team di Aversa del maestro Gennaro Rennella.
Gran finale con l’incontro a contatto pieno tra Nicola Mammini del Kurosaki Dojo e Michele Carlucci della Rua 67: ha vinto Mammini, ma anche Carlucci ha ricevuto scroscianti applausi. In tutto cinquanta atleti e 25 incontri, alcuni anche molto intensi ma sempre in un clima di estremo rispetto dell’avversario, inseriti nella Kombat League che non hanno tradito le attese, neppure quelle di Sandro Buccolieri. “E’ stato un grande spettacolo – afferma il maestro – come tradizione per questo sport. Siamo partiti con i più piccoli, il settore demo, con i bambini che si cimentano in combattimenti dimostrativi con verdetti esclusivamente di parità, il giusto viatico per avviarli verso le fasi più importanti della crescita. Poi siamo passati, sempre nel settore giovanile contatto leggero, agli atleti della nostra società che hanno fronteggiato avversari giunti anche dalla Sicilia, mentre nella fase finale abbiamo avuto cinque combattimenti di contatto pieno, con il gran finale che ha visto confrontarsi due grandi atleti sul ring”.
“Il muay thai è un insieme di valori che ci vengono tramandati dalla Thailandia – aggiunge Buccolieri – e noi con questo spirito scendiamo sul ring. Vogliamo partire dai bambini, innanzitutto. Da responsabile del settore giovanile nella Kombat League e per me questo è il settore più importante, come fucina di futuri campioni”. E proprio con i suoi bambini lo Singha Team, affiliato alla Uisp, è salito sul palco anche alla Festa dello Sport con un’applaudita esibizione.