GROSSETO – “Per un tozzo di pane”. Questo è il nome del progetto che alcuni alunni della 2 D indirizzo enogastronomico del Leopoldo II di Lorena hanno presentato alle classi 3B e 3D della Scuola Media Ungaretti e ai loro insegnanti di Italiano e di Scienze, nella sala Ricevimenti della sede di via Meda.
Si tratta di un evento che rientra in un progetto più ampio promosso dalla Condotta Slow-Food di Grosseto, dall’Amministrazione Comunale e dalle Direzioni Didattiche, dal titolo ”Orto in cattedra” con durata triennale.
Il lavoro della 2 D Eno è iniziato a gennaio quando i ragazzi, guidati dalla professoressa di Biologia, attraverso un’attività di cooperative learning, si sono confrontati alla ricerca di un percorso che permettesse loro di collegare gli argomenti affrontati in classe al tema del pane, alimento scelto come simbolo della nostra alimentazione.
Ne hanno ricercato le origini storiche e la sua collocazione nella dieta mediterranea, svolgendo anche un breve studio sui grani antichi, in particolare sul Senatore Cappelli , prodotto nell’Azienda Agraria di Macchiascandona del Leopoldo di Lorena. Importanti sono stati i collegamenti con le altre discipline del corso di studi, in particolare con Scienza dell’alimentazione e Laboratorio di cucina.
E giovedì 4 maggio hanno finalmente esposto il risultato del loro lavoro: attenta e incuriosita la platea di fronte a questi giovani e emozionati relatori, e coinvolta anche nella pratica con un momento di attività laboratoriale di impasto.
È intervenuto anche il Giorgio Pernisco, rappresentante Condotta Slow-Food di Grosseto che si occupa di sicurezza alimentare per la ASL di Grosseto, che ha sottolineato l’importanza nei giovani di un’adeguata educazione alimentare e ambientale, per diventare consumatori consapevoli, sottolineando che oltre agli aspetti genetici e ambientali anche gli stili di vita sono importanti per garantire all’uomo un’aspettativa di vita più alta. Alla fine della mattinata una ricca degustazione di prodotti dolciari e di panificazione realizzati in laboratorio dagli studenti dell’enogastronomico…molto più di un tozzo di pane!