GROSSETO – Alla vigilia del 25 aprile l’On sani ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’interno rispetto all’attività di casa Pound a Grosseto.
«Nei mesi scorsi – esordisce Luca Sani, presidente della XIII commissione Agricoltura della Camera – il consigliere comunale grossetano aderente a Casa Pound ha in più occasioni esternato la propria adesione ideologica al neofascismo militante, dichiarando esplicitamente di richiamarsi ai “valori”, chiamiamoli così, del fascismo. Costui, essendo oltretutto un militare di carriera dell’Esercito italiano, ha anche più volte elogiato su facebook le attività del regime fascista e di Benito Mussolini, incorrendo nei reati previsti dalla legge 645/1952.
Da qui la mia decisione d’interrogare il ministero dell’Interno per chiedere le motivazioni in base alle quali la corretta applicazione della Legge consente a chi abbia ripetutamente espresso posizioni a favore del fascismo di candidarsi alle elezioni politiche ed amministrative, e di rivestire conseguentemente cariche pubbliche elettive.
D’altra parte – ancor di più alla vigilia di una ricorrenza fondante della Repubblica come il 25 Aprile – è evidente che presenza e atteggiamento di Casa Pound pongono a Grosseto prima che un problema giuridico un problema di natura politica, che investe il sindaco e la maggioranza del Comune di Grosseto. Rispetto a connivenze e coperture che non hanno davvero ragione di continuare. Come dovrebbe essere ovvio, considerati i dati del ministero dell’Interno dai quali risulta che dal 2011 Casa Pound si è resa protagonista di numerosi atti di violenza, collezionando in media un arresto ogni tre mesi e una denuncia alla settimana».
Testo interrogazione
esponenti di Casa Pound si sono resi protagonisti in tutta Italia, dal 2011 ad oggi, di numerosi atti di violenza. Secondo alcuni dati resi noti dallo stesso Ministero dell’Interno militanti di Casa Pound sono stati oggetto di numerosi arresti (uno in media ogni tre mesi) e denunce (una in media ogni settimana);
candidati di Casa Pound hanno preso parte alle elezioni amministrative e politiche sul territorio nazionale;
un rappresentante di Casa Pound fa attualmente parte del consiglio comunale di Grosseto ed è Presidente della Quarta Commissione consiliare permanente;
è stato eletto, nel mese di giugno 2016, consigliere comunale nelle liste del partito Fratelli d’Italia passando poi al Gruppo Misto;
questo consigliere è stato nominato ufficialmente responsabile della sezione locale di Casa Pound, aperta ufficialmente a Grosseto nel mese di febbraio 2017;
l’appartenenza di tale persona a Casa Pound era già comunque ufficiale fin dalla metà del 2016 dal momento che la stessa Casa Puond, in un comunicato post elettorale, annunciava proprio l’elezione a Grosseto di un suo iscritto citando anche il nominativo;
nel corso dell’inaugurazione della sezione di Casa Pound di Grosseto il vice presidente nazionale di Casa Pound, Simone Di Stefano, ha dichiarato pubblicamente: “Non facciamo mistero di ispirarci a alle politiche portate avanti durante il ventennio fascista”;
elogio delle attività del regime fascista e di Benito Mussolini sono state espresse anche dallo stesso consigliere comunale di Grosseto in particolare su alcuni post facebook, dove il fascismo diviene espressione di una “politica sociale” che “intendeva sottrarre il lavoro alle grinfie della speculazione finanziaria” e paladino della “lotta allo strozzinaggio liberista”. Il fascismo assume, sempre nelle sue parole, “le dimensioni di una rivoluzione europea che investiva i rapporti economici internazionali, tale da minacciare le consolidate posizioni del liberalismo mondiale”;
tali parole possono essere indicate come “apologia del fascismo” in quanto vengono esaltati pubblicamente “princìpi, fatti o metodi del fascismo” così come indicato dall’articolo 4 della Legge numero 645 del 1952;
lo stesso articolo 4 della Legge numero 645 del 1952 dispone inoltre, tra le pene previste in caso di condanna per il reato di “apologia del fascismo” (oltre alla reclusione ed a sanzioni pecuniarie) anche l’interdizione dai pubblici uffici per un periodo di cinque anni (come disposto dall’articolo 28, comma secondo, numeri 1 e 2, del Codice Penale);
l’interdizione dai pubblici uffici prevede conseguentemente la non eleggibilità e la decadenza per le cariche pubbliche elettive.
Per quali motivazioni, in relazione a quanto citato in premessa, la corretta applicazione della Legge numero 645 del 1952 permette ad esponenti di Casa Pound, che abbiano ripetutamente espresso posizioni a favore del fascismo, di poter candidarsi alle elezioni politiche ed amministrative e di rivestire conseguentemente cariche pubbliche elettive.