SOVANA – “La Rocca Aldobrandesca di Sovana, uno dei monumenti più significativi del borgo medievale è in una situazione di preoccupante degrado. Dal 1976 in poi è stato effettuato un solo parzialissimo intervento nel 2014, dopo il crollo di pietre tufacee, da parte della Soprintendenza di Siena (la cinta muraria è di proprietà dello Stato) a seguito di un’ordinanza del sindaco di Sorano che intimava la messa in sicurezza. Ma restavano e restano irrisolte molte e diffuse criticità”.
Cosi il sindaco Carla Benocci e il vice sindaco, assessore ai beni culturali Pierandrea Vanni si sono rivolti al Ministro per i Beni Culturali per lo stato della Rocca Aldobrandesca di Sovana.
“La Rocca, risalente all’anno Mille – scrivono al ministro Dario Franceschini – in gran parte di proprietà dello Stato e versa in una situazione di preoccupante degrado alla quale si accompagnano problemi di staticità di alcuni pareti, senza sottovalutare poi i rischi per l’incolumità dovuti alla caduta di pietre tufacee”. Ricordato che “nel novembre 2015 l’allora Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Siena-Grosseto-Arezzo ha predisposto un progetto di massima per il restauro dell’intero complesso con una previsione di spesa di 600 mila euro”, nella lettera si sottolinea che “nella relazione descrittiva del progetto si ricorda che la stessa Soprintendenza ha effettuato interventi di consolidamento e restauro negli anni 1975-76 e che poi non risultano agli atti significativi interventi fino a quando, a seguito dell’ordinanza del Comune di Sorano dell’8 gennaio 2014, viene intimato l’obbligo di intervenire sul monumento per la rimozione dello stato di pericolo determinato dal precario stato di manutenzione”.
La relazione della Soprintendenza precisa poi che “la disponibilità finanziaria per questo primo intervento non ci ha consentito di affrontare le opere necessarie per poter eliminare tutti i pericoli di crollo….”. Da qui l’appello al Ministro perché “tenga conto anche di questa emergenza che merita di essere affrontata prima possibile”.
“Chiediamo, nella consapevolezza di quante e importanti criticità ha il nostro paese nel campo dei beni culturali – scrivono gli amministratori di tenere conto anche della cosiddetta Italia minore, che poi minore non è, della quale Sovana è a pieno titolo, con la Rocca Aldobrandesca, con il borgo medievale, con il Duomo, la Chiesa di Santa Maria e il palazzo Pretorio e con la necropoli etrusca rupestre. uno dei simboli più significativi. Da parte sua il Comune dopo aver segnalato più volte alla Soprintendenza anche i problemi creati da una massiccia presenza di vegetazione infestante e invasiva sta predisponendo con l’Unione dei Comuni un intervento”.
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