FOLLONICA – “Purtroppo negli ultimi anni all’approssimarsi della stagione estiva, oltre al bel tempo e ai fiori di pesco, ci siamo abituati anche allo spuntare di bandi comunali che assegnano nuove spiagge in concessione ai privati”. A scriverlo è il circolo Che Guevara di Rifondazione Comunista a Follonica.
“Da tempo l’amministrazione comunale sostiene che il litorale è distribuito in modo equo tra un cinquanta percento in concessione ai privati e il restante libero – scrive Rifondazione – Senza contestare la reale estensione del 50% privato alla pubblica utilità (che a molti cittadini sembra invece aumentare ogni anno), vogliamo ricordare che la spiaggia cosiddetta “libera” in realtà racchiude insieme sia le spiagge realmente utilizzabili da cittadini e villeggianti, ma anche il litorale dove la balneazione è vietata (ad esempio in concomitanza con le foci dei fossi) e dove la spiaggia da anni è ormai erosa e non c’è più”.
“Pertanto a nostro parere sembra opportuno ripensare complessivamente la politica di gestione del nostro patrimonio naturale. In particolare chiediamo che venga verificata all’interno del litorale, effettivamente fruibile, la reale estensione delle concessioni private e degli spazi liberi. Non vengano previste nuove concessioni, visto che, purtroppo, il numero dei turisti presenti a Follonica è calato negli ultimi anni. Venga controllato il rispetto delle normative in merito alla presenza di accessi liberi tutto l’anno al mare”.
“In definitiva – conclude il circolo di Follonica – visto anche il perdurante periodo di crisi economica e le molte famiglie che preferirebbero poter accedere a spiagge pubbliche e gratuite, ci sembra molto inopportuno effettuare nuovi bandi di concessione, come quello previsto a Pratoranieri”.