GROSSETO – «Do il mio personale benvenuti alla giunta comunale di Grosseto nel mondo reale, dove tutto è molto più complicato di un selfie o di un video di propaganda amatoriale su facebook. Il problema della sicurezza urbana, non si risolve semplicemente promettendo l’elisir di lunga vita in campagna elettorale, ma lavorando duramente nel tempo per assicurare i delinquenti alla giustizia e per rivitalizzare e riqualificare le aree degradate». Sono le parole nette dell’onorevole Luca Sani – parlamentare maremmano e presidente della XIII commissione Agricoltura della camera – che interviene nel dibattito apertosi dopo l’ennesimo episodio di violenza registrato nel centro storico cittadino.
«Dire che negli ultimi mesi a Grosseto la situazione del decoro e dell’ordine pubblico è peggiorata, sarebbe un eufemismo. – aggiunge Sani – Non è assolutamente cosa di cui compiacersi, ma non si può nemmeno omettere l’impreparazione e l’inefficacia con cui la giunta sta affrontando la situazione. Dopo gli slogan, vedo che ora hanno convocato un consiglio comunale aperto: la certificazione d’impotenza e soprattutto una dimostrazione preoccupante di mancanza d’idee.
Come ha sottolineato il ministro Minniti, la sicurezza delle persone sta a cuore alla sinistra perché è un tema che attiene all’equità e alla giustizia sociale. Il Parlamento ha appena convertito in Legge il Decreto sulla sicurezza urbana che dà ai sindaci nuovi strumenti per intervenire nel contrasto a degrado, criminalità predatoria, occupazione arbitraria d’immobili, smercio di prodotti contraffatti e deturpamento di immobili, in una logica di “sicurezza integrata”, che facilita la collaborazione tra Comuni e forze dell’ordine. Strumenti fra i quali ci sono le ordinanze che il sindaco potrà emettere anche in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Oppure gli ordini di allontanamento, i cosiddetti “Daspo urbano”, nei confronti di coloro che vengono trovati in stato di ubriachezza, compiono atti contrari alla pubblica decenza, esercitano forme di commercio abusivo o attività di parcheggiatore e guardia macchine abusivo.
Una vasta gamma di opzioni che non sostituiscono l’azione delle forze dell’ordine, alle quali rimane la titolarità della prevenzione e repressione dei fenomeni illegali.
Chiaro, però – conclude Sani – che se ci si limitasse a puntare tutto solo sull’approccio repressivo, non si andrebbe da nessuna parte. La Legge, infatti, offre ai sindaci anche molti strumenti per riqualificare e rivitalizzare il tessuto urbano, che rimane il modo migliore per prevenire i fenomeni diffusi di microcriminalità. Il sindaco di Grosseto ne faccia buon uso, possibilmente in tempi rapidi».