ORBETELLO – “Pensare che un sindaco abbia davvero dichiarato che quando l’opposizione parla di Laguna e di sanità la giunta in carica è costretta a fare gli scongiuri è davvero desolante. Oltre a rappresentare un’offesa nei confronti degli elettori della parte politica avversa e, consentitecelo, di tutti i cittadini che dovrebbe rappresentare, questa affermazione ha del grottesco”. Non finisce la polemica tra gruppo riformista Pd di Orbetello e sindaco Casamenti: stavolta è il Pd a parlare.
“Per quanto riguarda la sanità – scrive il Pd – l’unica cosa che ci viene da pensare, alla luce delle fantasiose versioni fornite dal sindaco, è che egli non abbia ben compreso la riforma della sanità dell’assessore Saccardi. Il primo cittadino ha perso un investimento da 4 milioni di euro e questo è un dato di fatto. Andare fieri di ciò significa essere del tutto avulsi dalla realtà. La questione della casa della salute è semplice: farla nei locali dell’ex Inam significa compromettere in maniera irrimediabile la fruizione dei servizi soprattutto da parte dei cittadini delle frazioni e sovraccaricare l’ospedale, mettendone in discussione la mission e la logistica quotidiana. Per non parlare, poi, del fatto che l’ex Inam presenta numerose criticità anche riguardo ai parcheggi e, più in generale, alla viabilità”.
“I medesimi dubbi riguardano anche l’accordo con la Regione per la gestione della laguna. Il sindaco, infatti, spiega il subentro della Regione accusando la precedente amministrazione di incapacità ma, allo stesso tempo, si dimostra felice di aver concluso un accordo con la stessa Regione che prevede la gestione pressoché totale della laguna da parte di quest’ultima. In buona sostanza, la Paffetti era incapace e la Regione era dovuta subentrare, Casamenti, invece, essendo molto più competente, ha deciso di sua spontanea volontà di lasciare tutto nelle mani di Firenze”.
“Le cose sono due – conclude la nota- o ci stiamo prendendo in giro o siamo di fronte ad una palese analfabetizzazione amministrativa che sta trascinando il nostro comune nel baratro. In entrambi i casi, non riuscirebbero a salvarci né i corni rossi né, tanto meno, gli scongiuri tanto cari al nostro sindaco. Il primo cittadino ha il compito di tutelare il proprio territorio e di lavorare affinché arrivino risposte concrete, senza giocare a ribasso né accettando scelte imposte o, ancor peggio, rifuggendo da ogni genere di responsabilità come nel caso della laguna, della sanità e, seppur indirettamente, dell’autostrada. Data l’abitudine a demandare, viene da chiedersi chi sarà, ad esempio, a decidere cosa fare dell’area dell’ex aeronautica ad Albinia”.