GROSSETO – «Il Sindacato Autonomo di Polizia di Grosseto oggi è veramente orgoglioso di condividere con tutti i suoi concittadini una buona notizia che va in favore non solo dei poliziotti ma di tutte le forze di polizia e di tutti coloro che sono al servizio della collettività in questa Regione». Inizia così la nota del Sap (Sindacato autonomo di Polizia) sulla mozione presentata in consiglio regionale per l’esenzione del ticket ai membri delle forze dell’ordine.
«È stata presentata in questi giorni una mozione al Consiglio Regionale, il cui primo firmatario è il Marco Niccolai, a cui va un particolare e sincero ringraziamento per la vicinanza dimostrata, con la quale si chiede l’esenzione dal pagamento della quota di accesso e di compartecipazione alla spesa sanitaria per gli appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia penitenziaria, delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco».
«Fino ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi se un qualsiasi appartenente al comparto sicurezza avesse avuto necessità di ricorrere alle cure del Pronto Soccorso per un problema di salute legato alla sua attività al servizio della collettività, avrebbe dovuto pagare il ticket a causa della mancata copertura Inail, contrariamente a quanto avviene per gli altri lavoratori».
«Ebbene, il primo passo per sanare questa iniquità viene compiuto grazie a questa mozione che rende il giusto merito a chi ha il compito di tutelare la pubblica sicurezza, rischiando la propria vita e la propria incolumità».
«In un contesto quotidiano dove le cronache evidenziano come i poliziotti e in generale tutte le forze dell’ordine, sono costrette a rimboccarsi le maniche per svolgere il proprio dovere -spiega Luca Spaventi Segretario Provinciale del SAP, Sindacato Autonomo di Polizia, di Grosseto -, superando le tantissime difficoltà dovute alla carenza di organico, alle insufficienti dotazioni di mezzi e di strumenti, questo risultato dimostra come la nostra attività sia sempre improntata alla tutela dei poliziotti e delle loro famiglie. In questo caso la nostra attività sindacale non poteva limitarsi a evidenziare una iniquità a carico della Polizia di Stato perché riguardava una problematica che non poteva essere circoscritta ad una unica forza di polizia perché era evidente che riguardava chiunque lavorasse nell’ambito della tutela dell’ordine pubblico, del soccorso pubblico e nella prevenzione e repressione dei reati in genere, ovvero chi rischia quotidianamente, indipendentemente dalla divisa che indossa. Siamo orgogliosi dunque che in Toscana si faccia adesso un primo passo importante in questa direzione, auspichiamo dunque che il Consiglio Regionale si pronunci a favore di questa proposta e che poi la Giunta la recepisca quanto prima, così che la Regione Toscana sia di esempio e questa misura sia estesa anche alle altre regioni».