GROSSETO – Lo Zecchini è di nuovo della città di Grosseto. “Vogliamo solo tornare a casa nostra”: così aveva detto più volte l’assessore allo sport, Fabrizio Rossi, nel commentare una querelle, quella contro l’Fc Grosseto, che nelle ultime settimane aveva assunto i connotati del grottesco tra allenamenti saltati, contatori dell’acqua sigillati, giocatori rimasti fuori dai cancelli e derby contro il Gavorrano non giocato per le dimissioni in massa in seno alla società del presidente Pincione.
“Vogliamo solo tornare a casa nostra”, aveva detto Rossi ponendo come obiettivo temporale quello della fine del mese di febbraio o dell’inizio del mese di marzo. Missione compiuta visto che stamani, di buon’ora, l’assessore allo sport, assieme al collega Fausto Turbanti, assessore alla sicurezza, a un gruppo di agenti di polizia municipale e a un fabbro si è presentato per riprendere possesso del principale impianto sportivo cittadino.
Il gruppo ha aperto, una dopo l’altra, tutte le porte, per verificare la situazione all’interno della struttura. Desolante al piano terra, con la stanza che ai tempi di Piero Camilli veniva utilizzata come segreteria desolatamente vuota e spogliatoi – soprattutto quello della squadra locale – sporchi. Caldo dappertutto, con i riscaldamenti accesi nonostante un impianto vuoto da giorni. Un po’ meglio al primo piano, con la sala stampa che ancora ha un aspetto ordinato. Poi la tappa obbligata sul prato gialloverde, che avrà bisogno di una celere manutenzione per essere pronto in vista dei campionati europei di atletica: c’è anche una buca a pochi metri dalla porta sotto la Curva Nord, scavata forse con una pala o forse da un animale.
Ci sarà da fare, e molto, sul lato gradinata, dove l’incuria ha veramente divorato lo Zecchini, tra porte divelte, sporcizia nelle stanze, libri abbandonati ed erbaccia ovunque, cresciuta perfino sui seggiolini che nell’era della Serie B erano popolati dai tifosi biancorossi. Sì, sembra davvero un’era fa. Un tempo che difficilmente potrà ritornare, almeno a breve, ma adesso per la Grosseto del pallone è comunque obbligatorio guardare avanti.
“E noi lo faremo – afferma l’assessore Rossi – Ci muoveremo incontrando tutti quelli che ci vogliono parlare, per fare ciò che la precedente proprietà non ha fatto. Un grande calcio all’insegna della fiducia e di un rapporto di reciprocità con il Comune, ascoltando e prendendo decisioni che servono alla città”.
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“Intanto ci siamo ripresi il nostro impianto – esulta Rossi – abbiamo fatto tutti gli atti necessari per essere nella legalità, legalità che avevamo chiesto anche all’Fc Grosseto. Il tribunale ci ha autorizzato a essere qui, a riprendere possesso delle chiavi di casa nostra e di un bene dei grossetani che noi vogliamo tutelare anche in vista dei prossimi appuntamenti. Su questo avevamo fatto una promessa, anche ai tifosi, con tanto entusiasmo e tanta voglia di riprenderci il futuro del calcio. Adesso c’è da ricostruire e mi auguro che tutti ci diano una mano”.