ROCCALBEGNA – «Il sindaco Galli è come Virginia Raggi: mancano le risorse, effettua tagli e poi crea l’Ufficio di staff del sindaco con persone di fiducia». Lo afferma Giuseppe Conti capogruppo PD in Consiglio comunale.
«Questo in sostanza il contenuto della delibera di Giunta comunale, con la quale viene modificato il Regolamento degli Uffici e dei Servizi, per istituire un Ufficio di staff alle dirette dipendenze del sindaco, il cui personale verrà individuato senza procedure concorsuali ad evidenza pubblica ma ricorrendo a collaboratori esterni di fiducia del sindaco». Prosegue Conti.
«Questa la inadeguata risposta della Giunta alla cronica carenza di personale dell’Ente che, a fronte di una dotazione organica prevista di 14 posti di lavoro, a causa di una scellerata gestione delle risorse umane interne, oggi vede ricoperti soltanto sei posti di cui quattro prossimi al pensionamento nel 2017 – continua il capogruppo di opposizione -. Negli anni quindi sono stati ben otto i posti di lavoro persi e che non verranno ricoperti, così come non verranno messi a concorso quelli che si renderanno liberi a seguito dei pensionamenti».
«Doppio danno quindi per il territorio a cui si deve aggiungere l’impossibilità da parte dei giovani in attesa di occupazione di poter accedere all’interno della pubblica amministrazione mediante procedure concorsuali meritocratiche anziché inopportune e dal sapore clientelare, creazione di rapporti fiduciari a mandato del Sindaco».
«Le vicende del sindaco Raggi in materia, insegnano che le scelte di un primo cittadino devono essere ben ponderate prima proprio per evitare guai dopo e che prevenire è sempre meglio che curare – precisa Conti -. Del resto, è la sessa Corte dei Conti con recenti sentenze, a mettere in guardia gli amministratori che spesso non rispettano i contratti di lavoro e violano la normativa in materia di conferimento incarichi esterni, compreso quelli relativi ai collaboratori di fiducia».
«Unico aspetto positivo che i questi casi è riconosciuta la colpa grave all’Amministratore e quindi le conseguenze economiche, in caso di condanna, questa volta non ricadranno sui cittadini. Caro Massimo, un Sindaco deve creare opportunità per la sua comunità e non ricercare procedure, per quanto previste dalla normative, ad uso e consumo di pochi eletti. Ma noi saremo qui a vigilare che tutto avvenga nel rispetto delle regole e soprattutto – conclude – nella piena trasparenza dell’attività amministrativa».