GROSSETO – Ha preso un pezzo di cemento trovato in strada, con ancora attaccata una parte di ringhiera, e l’ha scaraventata contro il vetro di uno studio dentistico. Dopodiché si è intrufolato all’interno e ha arraffato quel che poteva: tre computer, una macchina fotografica, tentando poi la fuga.
Il furto è avvenuto questa mattina, verso le 13, in via Latina. A sventarlo sono stati i vicini che hanno inseguito l’uomo, rallentandone la fuga e aiutando le forze dell’ordine ad arrestarlo. Nella mattina quegli stessi vicini avevano visto un uomo, uno straniero, aggirarsi nella via. Avevano pensato che fosse in difficoltà e gli avevano offerto un panino.
Poi l’uomo era uscito, aveva trovato a terra il pezzo di cemento, e lo aveva scaraventato contro la vetrina. I vicini dello studio dentistico si sono accorti dell’accaduto e si sono messi all’inseguimento per una 50ina di metri. L’uomo ha mollato la borsa ma i vicini non si sono arresi e dopo poco sono giunte le forze dell’ordine che lo hanno fermato.
«Abbiamo dovuto sistemare la porta alla meglio – afferma Francesco Deodato uno dei titolari dello studio dentistico – temevamo che dentro fosse tutto sottosopra, e invece deve aver arraffato quel che ha trovato velocemente per poi fuggire. Quello che ferisce è la sensazione di impotenza; tra l’altro sembra che si tratti di una persona che ha alle spalle altri gesti simili».
Deodato poi ringrazia i vicini, per la solidarietà e soprattutto chi «ha rincorso e bloccato il responsabile mettendo a rischio la propria incolumità. Voglio sottolineare la mia rabbia e impotenza di fronte a quel che è successo come di fronte ad altri fatti simili davanti a cui mi sono trovato, in passato, ad intervenire: un tentativo di furto in abitazione ed una tentata violenza. La rabbia monta sapendo che non è possibile far giustizia da soli e che questi personaggi (spesso “fantasmi” clandestini senza identità) non abbiano giuste punizioni. Credo che se mi ci fossi trovato avrei faticato a controllarmi».