di Barbara Farnetani
BRACCAGNI – 14 gruppi popolari e in ottava rima, poeti estemporanei, cantori della tradizione. La festa del Primo Maggio di Braccagni, nata nel 1991 per dare accessibilità e visibilità ad una tradizione consolidata in Maremma, è giunta alla sua 22esima edizione. Una tradizione nella tradizione, dove sul palco si alterneranno nomi noti della musica popolare locale, dai cantastorie come Mauro Chechi e Lisetta Luchini, ai poeti come Enrico Rustici e Francesco Cellini, o ancora Gildo dè Fantardi, Pietro Lino Grandi e poi i gruppi di Maggerini, il Coro degli Etruschi, l’Ottava Zona, i Pettirossi di Roccastrada, i Briganti di Maremma, i Rosolacci, i Torelli di Ribolla, i Pennati pe’ cantà da Montelaterone, il gruppo dell’Olmini, oltre ovviamente alla squadra del Braccagni che farà gli onori di casa.
Una manifestazione che, negli anni, si è ampliata e ha richiamato sempre più pubblico. Tanti grossetani che decidono di passare la festa dei lavoratori tra gli ulivi in località San Rocchino, a Braccagni, un appezzamento di terreno degli usi civici “che presto – ci hanno detto dal “Gruppo Tradizioni Popolari Galli Silvestro”, che organizza la manifestazione – speriamo possa diventare un parco pubblico”. La manifestazione, che negli anni si è ampliata ed è cresciuta, prende spunto da quella che è una tradizione tipicamente maremmana: la notte tra il 30 aprile e il primo maggio, squadre di maggerini composte da 10-15 persone, passano di podere in podere, cantando strofe tradizionali e ben augurali di fertilità in onore del rifiorire della primavera. In cambio i padroni di casa offrono loro i prodotti della terra e del lavoro: formaggio, prosciutto, vino.
Una tradizione che rivive il primo maggio a Braccagni, dove le squadre che la notte hanno fatto il loro spettacolo itinerante di podere in podere, si ritrovano per alternarsi sul palco sino a sera. L’apertura è fissata alle 14.00 con entrata ad offerta, merenda a base di prodotti tipici, panini, salsiccia, formaggio baccelli e tanto altro ancora, e poi gli stand di artigianato locale e i cappelli del maggio, realizzati “in vegliatura” dalle donne del paese che in un mese riescono a confezionare oltre 100 cappelli: per le squadre in gara, per il pubblico del primo Maggio e persino per qualche richiesta che arriva da fuori provincia. E questo perché la Festa di Braccagni ha permesso a una tradizione prettamente locale di varcare i confini del grossetano e diventare un appuntamento fisso e importante per tutti coloro che amano la musica tradizionale, folk e popolare.