GROSSETO – “Come Cia è nostra missione non abbandonare gli associati colpiti dalle calamità, per questo abbiamo voluto portare un nostro contributo per cercare di aiutare chi è stato messo in ginocchio dall’ultimo scisma”. Sono le parole del vicepresidente regionale e presidente grossetano Cia – Confederazione Italiana Agricoltori – Enrico Rabazzi che, accompagnato dal vicepresidente nazionale Cinzia Pagni e dal presidente regionale Luca Brunelli, ha raggiunto Serrapetrona, Macerata) per consegnare una struttura abitativa a Sandrino Quadraroli, agricoltore duramente colpito dal terremoto.
“Questa è la diciottesima struttura che come Cia abbiamo consegnato ai terremotati e la seconda come Cia Toscana – ha commentato la vice presidente nazionale Pagni – è una goccia d’acqua nel deserto, ci rendiamo conto che molto c’è da fare e che i tempi saranno lunghi. Ma con questo gesto intendiamo far sentire la nostra vicinanza e portare un po’ di conforto. Il nostro è anche un impegno a non abbandonare i nostri associati e a fare di tutto per traghettarli fuori da questa tragedia”.
La casetta, un prefabbricato in grado di ospitare due persone, è composta da due camere, cucina e dai servizi ed è stata consegnata a un viticoltore socio Cia.
“Stare a contatto con questa gente, sentire le loro storie e i loro problemi ci fa toccare con mano l’entità di questa tragedia – ha concluso Enrico Rabazzi – ma se il terremoto è una fatalità non possiamo dire altrettanto della burocrazia che continua a far sentire tutto il suo peso su queste popolazioni ostacolandone la difficilissima ripartenza.
Chiediamo quindi a tutte le istituzioni di fare un passo indietro e soprattutto di porre in essere qualsiasi azione in grado di ricostruire un tessuto economico che è praticamente scomparso, senza il quale anche le poche aziende sopravvissute o che faticosamente cercano di ripartire, hanno il futuro segnato.
Infine ci rivolgiamo al senso di solidarietà dei cittadini: non dimentichiamoci di questa terra e di questi fratelli, quando compriamo un prodotto o decidiamo una meta per un viaggio o una vacanza pensiamo a loro, per noi magari è un gesto piccolo per loro è tutto”.