ORBETELLO – «Vedere un assessore in carica che partecipa a una manifestazione partitica a Roma, con la fascia tricolore, fascia istituzionale, che rappresenta tutto il Comune e tutti i concittadini, ci sconvolge. Siamo allibiti dall’arroganza istituzionale dell’assessore Minucci».
La sinistra orbetellana torna in campo anche con Mario Chiavetta e Alessandro Ragusa dopo la pubblicazione sui social di una foto di gruppo che ritrae l’assessore lagunare Luca Minucci, il sindaco di Magliano in Toscana, Diego Cinelli e l’assessore grossetano Fabrizio Rossi tutti insieme con la fascia istituzionale tricolore ad una manifestazione di Fratelli d’Italia a Roma.
Una questione che potrebbe aprire nuove polemiche anche a livello provinciale: «Volevamo far passare almeno un anno di legislatura prima di dare un giudizio sulla giunta Casamenti. Ma oggi è stato superato il limite – dicono loro – , ed è chiaro che con questo gesto l’assessore Minucci mostra tutta la sua ansia di voler usare Orbetello per mostrarsi e farsi notare dalla sua parte politica e dai suoi dirigenti nazionali».
«Le istituzioni vanno salvaguardate sempre e in ogni circostanza, sia per chi c’era prima, sia per chi le rappresenta adesso e soprattutto per chi le rappresenterà in futuro. Ricordiamo a Minucci che le persone passano, forse le persone come lui passano pure in fretta, ma le istituzioni rimangono. Il sindaco Casamenti, che rappresenta tutti i cittadini, noi compresi, con una lunga storia istituzionale alle spalle e con la promessa fatta a tutta la popolazione che la sua amministrazione sarebbe stata indipendente dai partiti, siamo certi che sia stato all’oscuro di tutto. Lui è il garante di quella fascia – concludono i due – per questo gli chiediamo che prenda i provvedimenti del caso o pretenda delle scuse formali. Diversamente il nostro giudizio sul sindaco non potrà che essere identico a quello di Minucci».
E sull’argomento si è espresso anche Lorenzo Mascagni, capogruppo Pd in consiglio comunale a Grosseto, che ha scritto un post sul suo profilo Facebook.
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