GROSSETO – L’ultimo furto è avvenuto la notte tra il 26 e il 27 gennaio, proprio in Maremma. Un colpo che è stato fatale ad una banda di ladri rumeni su cui la Squadra mobile indagava da tempo. I ladri, che avevano base a Latina, avevano messo a segno colpi in tutto il centro Italia: il loro obiettivo erano camion, tir, escavatori, betoniere, insomma mezzi da lavoro. Per questo la Procura di Terni aveva avviato un’indagine che andava avanti già da alcuni mesi dal maggio 2016 per la precisione.
Molti i furti addebitati alla banda di rumeni, due di questi furti erano stati messi a segno in Maremma: il primo nel novembre scorso. I ladri avevano forzato il cancello della ditta EdilBrizzi, di Grosseto, rubando dei camion e una motrice marca Mercedes, un rimorchio con betoniera, un escavatore. Qualcosa però doveva essere andato storto, forse i ladri si sentivano il fiato sul collo della forze dell’ordine, tanto che i mezzi erano stati abbandonati nell’area del parcheggio Salica.
Le indagini erano andate avanti in maniera congiunta da parte della Digos di Terni e delle Questure di Latina e Grosseto. L’ultimo colpo, sempre a Grosseto, è stato fatale. Ancora una volta i ladri hanno preso di mira la EdilBrizzi. Questa volta il colpo è riuscito, ma i ladri hanno potuto godere solo per poche ore. Stamani la polizia ha arrestato i tre uomini e recuperato, in alcuni capannoni di Latina, quattro tir, un escavatore caterpillar, una macchina rullatrice l’asfalto, sistemi di autolocalizzazione, centraline elettriche per chiavi elettroniche, targhe di mezzi, oltre a 10 mila euro in contanti. Recuperati quasi tutti i mezzi rubati alla EdilBrizzi ad esclusione di una motrice.
In base a quanto accertato dalla polizia, la banda agiva secondo uno schema collaudato: nelle ore serali i componenti del gruppo partivano, organizzati, da località del basso Lazio per raggiungere nelle prime ore notturne i luoghi da colpire, preliminarmente individuati in accurati sopralluoghi compiuti nei giorni immediatamente antecedenti il furto. Obiettivo della banda era rubare camion di alcune marche e modelli, macchine da lavoro, mezzi di trasporto eccezionale e attrezzatura da cantiere. Una volta commesso il furto, il gruppo riprendeva la via del ritorno percorrendo preferibilmente strade secondarie per eludere i controlli della polizia, fino a raggiungere le località di partenza e consegnare la refurtiva a ricettatori locali. Questi ultimi, a loro volta, provvedevano a “ripulire” i tir per rimetterli nel mercato, sia nazionale sia estero, sostituendo i telai originali e falsificando le carte di circolazione.
I tre, di età compresa tra i 30 e i 31 anni, tutti disoccupati e residenti in provincia di Latina sono stati arrestati al termine di un’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Marco Stramaglia, avviata dopo il primo furto di tre tir Mercedes Actros e tre semirimorchi, con all’interno rotoli di acciaio, nella ditta ternana Asciutti Autotrasporti.
L’operazione, che prende il nome di Actors, che è il nome con cui si indicano gli autocarri pesanti, ha permesso di attribuire alla banda ben nove furti (due dei quali in Maremma) messi a segno tra l’altro, tra Latina, Frosinone e Perugia.