ROMA – Un milione di soci, un centinaio di punti vendita, 4500 dipendenti tra Toscana, Lazio e Umbria. “Unicoop Tirreno è però in difficoltà e sofferenza economica ormai da tempo ed ha annunciato un piano di ristrutturazione con 481 esuberi (equivalenti a 600 addetti dato che il part-time in Unicoop Tirreno è intorno al 50% ) e l’annullamento del contratto aziendale integrativo. Il piano di risanamento è stato valutato negativamente dai lavoratori che hanno previsto, con i sindacati, uno sciopero per il 3 febbraio”. A parlare è Sinistra italiana che attraverso i suoi senatori ha chiesto un tavolo di confronto al Ministero.
“Ho presentato una interrogazione per i Ministri del Lavoro e per quello dello Sviluppo Economico per chiedere un tavolo di confronto che porti tutti i soggetti interessati al confronto immediato – dichiara la senatrice di Sinistra Italiana, Alessia Petraglia – La situazione che si prospetta in Unicoop Tirreno è gravissima non solo per l’elevato numero di esuberi ma per la mancata proposta di un piano strategico di intervento. L’80% degli esuberi è previsto nelle province toscane di Grosseto e Livorno ed in particolare nella sede di Vignale Riotorto dove si prevedono 160. Altri 95 esuberi sono previsti tra i negozi che resteranno aperti mentre oltre duecento riguarderanno i punti vendita che saranno chiusi o che saranno venduti. Sono tutti territori che già vivono una situazione di forte sofferenza economica ed aggiungere questa perdita sarebbe intollerabile. Il piano presentato da Unicoop Tirreno non presenta nessuna certezza dal punto di vista del risanamento economico e non prevede prospettive di crescita e sviluppo. In questo contesto la proposta di esuberi non garantirebbe nemmeno il mantenimento dell’azienda: un sacrificio inutile. In questi anni sono stati fatti errori strategici in termini di acquisizioni e aperture di nuovi punti vendita: non sono ascrivibili al conto dei lavoratori. La responsabilità di queste perdite è da intestare tutta al gruppo manageriale che continua a dimostrarsi inappropriato con la proposta fatta oggi”.
“Ai ministri chiediamo se sono al corrente dell’attuale situazione e come intendono attivarsi per scongiurare questo piano di licenziamenti – prosegue la senatrice Alessia Petraglia – ma soprattutto chiediamo subito l’istituzione di un tavolo tra Ministeri interessati, Unicoop Tirreno e sindacati.”