ISOLA DEL GIGLIO – Sono riprese oggi le ricerca delle due persone ancora disperse dopo il naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio scorso davanti al porto dell’Isola del Giglio. Il personale subacqueo della guardia costiera, dei vigili del fuoco e della polizia di Stato, come spiega una nota della struttura del Commissario delegato per l’emergenza, ha concentrato le ricerche “nelle anguste aree tra i balconi dei ponti 6, 7 e 8 nella parte immersa della nave”. Le operazioni iniziate oggi, che dureranno alcuni giorni, continua la nota, rientrano negli interventi di ispezione mirata delle aree difficilmente raggiungibili comprese tra lo scafo e le rocce del fondale.
Sono poi proseguite le attività di recupero dal fondale dei materiali e degli oggetti fuoriusciti dal relitto effettuate dai tecnici delle società Smit Salvage e Neri. Il pontone Marzocco, dotato dei container idonei a ricevere il materiale recuperato, è rimasto ormeggiato al porto dell’isola. Le condizioni del mare, non particolarmente favorevoli, non hanno invece permesso ai subacquei di capitaneria di porto e polizia di controllare i marker che registrano gli eventuali movimenti della nave. Come ogni giorno è stato verificato il corretto posizionamento delle panne antinquinamento e di quelle assorbenti, mentre non risultano anomalie né nei movimenti della Costa Concordia monitorati dagli esperti del Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Firenze, né nei rilevamenti ambientali assicurati da Ispra e Arpat.