FOLLONICA – «Soltanto la mattina di lunedì 16 gennaio ci è arrivata una mail per informarci della visita del prefetto prevista tre giorni più tardi. Non è credibile – sostengono i consigliere comunali di opposizione – che il prefetto abbia programmato in tempi così ristretti la visita nella nostra città. Questo è soltanto l’ennesimo atto di arroganza e sufficienza di chi governa Follonica». Non si placa la polemica nata in seguito alla visita del prefetto a Follonica, visita disertata dai rappresentanti dell’opposizione.
«Alla politica e al bene dei cittadini abbiamo scelto con coscienza e consapevolezza di dedicare parte del nostro tempo, ma chiediamo rispetto delle nostre persone e del nostro ruolo istituzionale». Affermano Agostino Ottaviani, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Filippo Asta, Nuovo Centrodestra, Sandro Marrini e Daniele Pizzichi, Forza Italia, Gabriele Cecchini e Tiziano Gianfaldoni, Movimento 5 Stelle. «Da anni lamentiamo il mancato rispetto dei tempi delle comunicazioni politiche o l’arrivo in extremis delle notizie riguardanti convocazioni consiliari e lavori istituzionali».
«Questo è soltanto l’ennesimo ritardo dell’amministrazione Benini che si vanta di democrazia, ma poi non la applica affatto nei suoi atti quotidiani. Siamo cittadini che lavorano e hanno una famiglia, che avevano già impegni professionali assunti nella data della visita del prefetto. Certo, averlo saputo con qualche giorno di anticipo ci avrebbe permesso di modificare i nostri impegni ed essere presenti – prosegue l’opposizione -, ma come al solito si è preferito guardare agli interessi di casa propria piuttosto che assumere un comportamento degno di una maggioranza che dovrebbe agire nell’interesse di tutti. La nostra assenza è una forma di protesta nei confronti del centrosinistra, non certo uno sgarbo nei confronti del prefetto che, proprio per il suo ruolo, dovrebbe anzi ben comprendere le nostre ragioni. Non cerchiamo alcun alibi, come affermano pretestuosamente dal Pd, soltanto il giusto rispetto per il ruolo che ricopriamo».