FIRENZE – Respinta dall’aula una mozione, presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti (sì – Toscana a Sinistra) che invitava la Giunta regionale a “esprimere parere contrario al procedimento di approvazione del progetto definitivo con valutazione d’impatto ambientale, formazione dell’intesa Stato-Regione in merito alla localizzazione dell’opera e dichiarazione di pubblica utilità”. L’atto è stato respinto con 21 voti contrari e 15 voti favorevoli.
Illustrando la mozione, Fattori ha spiegato di essere “contrario a una proposta antimoderna, che ripropone nel 2017 un progetto nato negli anni ‘60, quando per modernità si intende usare le autostrade del mare, più veloci ed economiche, o il trasporto su ferro”. Tuttavia la mozione “si limita a chiedere parere contrario solo sullo specifico progetto definitivo, su cui sono contrari anche i sindaci del territorio, che prevede un pedaggio salasso e complanari assenti o, quando ci sono, pericolose”.
Giacomo Giannarelli (M5S) ha annunciato voto favorevole, spiegando “di sentirsi imbarazzato a parlare di un progetto vecchio di 53 anni. Sicuramente è necessario un intervento infrastrutturale, ma non questo, contro il quale si sono schierati anche tutti i sindaci del Pd”.
Stefano Mugnai (Fi) ha spiegato “di essere convinto che le infrastrutture servono, ma se fatte bene. Questa non lo è e sarebbe controproducente farla calare dall’alto”. Per questo ha annunciato voto favorevole.
Voto favorevole anche da parte di Giovanni Donzelli (Fdi), secondo il quale “questo progetto è sbagliato, l’autostrada è pericolosa e non consente fruibilità ambientale, anzi isola la Maremma ancora di più invece di renderla accessibile”.
Secondo Marco Casucci (Lega nord), che ha annunciato il sì del suo gruppo, “siamo favorevoli alle grandi opere ma ascoltando il territorio, che è contrario in maniera compatta. La cosa più grave è che si possono arrecare danni alle imprese della Maremma”.
Leonardo Marras (Pd) ha spiegato che “in un territorio già penalizzato e in cui esiste solo il trasporto su gomma, se si vogliono infrastrutture non si può dire no all’autostrada”. “Noi siamo per il corridoio tirrenico ma per farlo bene – ha proseguito – e va sottolineato che il progetto di riqualificazione dell’Aurelia dell’Anas del 2001 è molto simile a questo. Il problema è che l’unico modo di realizzare questa infrastruttura è l’autostrada, e questo significa pagare un pedaggio: ma, dato che non ci sono alternative per il territorio, bisogna prevedere un’esenzione”. Marras ha chiesto di completare il percorso di confronto intrapreso in Commissione, mentre la questione oggi “si pone, con questa mozione, con un sì o no rigido che fa fare un passo indietro”.
“Ho l’impressione – ha invece detto Stefano Baccelli (Pd) – che o questo progetto definitivo viene sottoposto a modifiche sostanziali, oppure quest’opera non si realizzerà”.
L’assessore ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli, infine, ha ricordato che “questo progetto è simile a quello del 2001, certo prevede il pedaggio perché senza oggi realizzare un’infrastruttura di queste dimensioni è insostenibile”. E che “nel 2013 la Giunta ha scelto questo tracciato perché migliore fra i vari presi in considerazione, è quello meno impattante”. E ha annunciato che ieri la Giunta regionale ha dato indicazioni per la prossima conferenza dei servizi, ha chiesto integrazioni e ha trasmesso il parere dei sindaci al Ministero.