GROSSETO – Ho deciso di firmarmi con il nome di Toblerone perché è una cioccolata particolarmente buona e perché è facile associarla ai viaggi. Magari non è presente in tutti gli scaffali dei supermercati, ma in autogrill non manca mai e anche sui voli Alitalia un tempo era usato come snack mattutini.
Sono da sempre appassionato di viaggi e di scrittura, da qui l’idea di raccontare il viaggio tra Grosseto e Sarajevo. Un viaggio particolare, alla scoperta di una città che non può essere certo considerata tra le mete tipiche di un viaggiatore medio. Un viaggio particolare anche perché affrontato in auto nel cuore dell’inverno. Sarajevo, capitale della Bosnia Erzegovina, è però un luogo magico, incontro di culture differenti che convivono in una città devastata dalla guerra appena venticinque anni fa.
Un luogo magico abitato da persone accoglienti e che hanno cercato di superare con orgoglio e speranza l’orrore della pagina più nera della recente storia europea. Senza pretesa di sostituirmi a una guida turistica proverò a raccontare qualche emozione del mio ritorno a Sarajevo.
Nota della redazione – Approfittiamo per lanciare anche l’hashtag legato a questa nuova iniziativa editoriale: #giuncoontheroad. Invitiamo tutti i nostri lettori che amano viaggiare a diventare protagonisti delle nostre pagine e raccontare in prima persona le loro esperienze di viaggio, in Italia, in Europa e nel mondo. Non vediamo l’ora di conoscere i vostri racconti e le emozioni che vi hanno accompagnato durante i vostri viaggi. Nel frattempo diamo il benvenuto a “Toblerone” (è questo lo pseudonimo scelto dal nostro lettore) in attesa delle prossime puntate del suo diario di viaggio.