GROSSETO – “Questa riorganizzazione del servizio 118 non piace proprio a nessuno, neppure al centrosinistra che l’ha ideata: perché dovrebbe piacere ai cittadini?”. Se lo chiede Sandro Marrini, coordinatore provinciale di Forza Italia Grosseto.
“Da quando la riforma voluta dall’amministrazione di centrosinistra che governa la Regione e attuata dai vertici dell’area vasta Asl Toscana Sud Est ha introdotto una centrale unica a Siena per la gestione delle chiamate d’emergenza sull’intero territorio, non si contano i disservizi per la provincia di Grosseto – incalza Marrini – Addirittura le cronache, negli ultimi giorni, hanno riportato casi di cittadini che hanno chiamato il 118 per far fronte a un’emergenza e all’altro capo del telefono si sono sentiti rispondere da operatori che non avevano la minima idea dei luoghi in cui far intervenire il personale medico, con gli immaginabili rischi del caso. Operatori che, sia chiaro, non hanno alcuna colpa di questo”.
“La responsabilità, ovviamente, è di chi ha voluto questa riforma e di chi continua a sostenerla nonostante le innegabili carenze, come il direttore generale dell’azienda sanitaria Enrico Desideri – afferma il coordinatore provinciale forzista – E quando ad andarci di mezzo è la salute dei cittadini, non c’è disservizio peggiore. Forza Italia non è certo sola a esprimere contrarietà a questa riforma, anzi, le prese di posizione più critiche stanno arrivando proprio dagli ambienti più vicini al centrosinistra: basti pensare a Giacomo Termine, sindaco Pd di Monterotondo e presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl Toscana Sud Est, che ha attaccato su tutta la linea il nuovo sistema di gestione del 118 e della guardia medica, e alla Cgil, che annuncia persino l’intenzione di costituirsi parte civile contro l’azienda sanitaria in caso di incidenti dovuti all’inefficienza dei nuovi protocolli. Persino il grossetano Leonardo Marras, capogruppo Pd in Consiglio regionale, ha rivolto un’interrogazione alla giunta del governatore Enrico Rossi per denunciare disagi e disservizi registrati in Maremma e chiedere risposte certe. Insomma, questa è senza dubbio una riforma indifendibile perché senza dubbio inefficace e, anzi, dannosa”.
“A questo punto c’è da fare solo una cosa – chiude Marrini – la Regione e i vertici dell’Asl prendano atto dell’errore e quantomeno riportino la situazione com’era prima, con una gestione diretta da parte di Grosseto delle chiamate di emergenza. Una soluzione di semplice buonsenso, proprio quello che è mancato a chi ha pensato e attuato questa riorganizzazione che penalizza ancora una volta la nostra provincia rispetto a Siena e Arezzo”.