ORBETELLO – Il gruppo di opposizione Pd-Area Riformista ad Orbetello ha chiesto le dimissioni del presidente del consiglio comunale, Luca Teglia. Il tutto perché, secondo quanto raccontato e descritto in una interrogazione consiliare fatta da Luca Aldi ed i suoi, sarebbe successo che «nella riunione del 3/10/16 il sindaco e il presidente del consiglio hanno invitato il dottor Santo Fabiano a rassegnare le dimissioni dall’incarico di Oiv. Nell’ultimo consiglio comunale ho esposto l’interrogazione al sindaco riguardo a questa vicenda delle dimissioni prima rassegnate e poi ritirate da parte del dottor Fabiano Santo dal suo incarico – spiega Aldi – le richieste al sindaco erano le seguenti: se era vero che, dopo la riunione suddetta, è stato Luca Teglia a comunicare a Fabiano che la decisione era confermata e, quindi, a invitarlo a dare subito le dimissioni; se era vero che nella stessa riunione è stato fatto il nome della persona che avrebbe dovuto sostituirlo e ciò per un precedente impegno politico; di conoscere il nome della persona che avrebbe dovuto sostituire Fabiano e quale era l’impegno politico sottostante; di conoscere il motivo per cui il dottor Santo Fabiano ha inteso la richiesta di dimissioni come proposta che non poteva rifiutare; di conoscere i motivi per cui il dottor Santo Fabiano ha poi ritirato le sue dimissioni».
«Casamenti nella risposta è stato molto generico non rispondendo alle domande, ma, in modo imbarazzato – insiste lui – si è limitato a dire che lui le dimissioni le aveva respinte e che si è trattato di un malinteso. Nella replica ho preso atto che i fatti non venivano negati, per cui ho espresso seri dubbi sulla reale indipendenza dell’Oiv nello svolgere i suoi compiti riservandomi di incontrarlo come gruppo ed anche di chiederne l’audizione in consiglio comunale, per verificarne l’operato. Inoltre poiché non è stata negata, in particolare, l’azione di Luca Teglia nell’insistere per farlo dimettere, e considerato che Teglia svolge il ruolo di garanzia in consiglio comunale – conclude il membro Pd – ne ho chiesto le dimissioni. Infatti non può più ricoprire quell’incarico chi ha compiuto un fatto così grave, cercando di interferire con l’attività di un organo indipendente che ha un contratto con il Comune fino al 2018. Richiesta di dimissioni che è stata respinta dal sindaco che ha soltanto cercato di minimizzare l’accaduto.»