di Angela Durante dottoranda in ricerca infermieristica presso Università degli Studi Tor Vergata, Roma
“…è stato tutto così strano, il caldo, il nervoso, di notte non dormivo e ho iniziato ad ingrassare… e poi nessuno ti spiega niente e non sai a chi chiedere” Lucia, 53 anni (donna attualmente in menopausa)
Chi, per una volta, non si è trovata nei panni di Lucia? Per menopausa si intende quel periodo fisiologico della vita di ogni donna caratterizzato dalla scomparsa del ciclo mestruale. Questo è dovuto al progressivo calo, fino alla completa cessazione, della produzione da parte delle ovaie e degli ovuli di ormoni estrogeni e progesterone. I principali sono l’ormone luteinizzante (LH) e follicolo stimolante (FSH). Questo determina una situazione del tutto normale nella vita di una donna e non è da considerare come una malattia cronica anche se associata a segni e sintomi, che possono protrarsi nel tempo. In questo articolo non si farà riferimento alla menopausa derivata dall’asportazione chirurgica delle ovaie o indotta da chemioterapia/radioterapia.
La produzione di ovuli cessa spontaneamente tra i 45 e i 55 anni. Si parla di menopausa naturale dopo 12 mesi assenza di ciclo non associata a cause patologiche (amenorrea). La menopausa può essere confermata mediante il dosaggio dei livelli nel sangue dei suddetti ormoni. Esiste una fase precedente (pre-menopausa), con un periodo variabile da pochi mesi a quattro-sei anni, caratterizzata da instabilità e graduale riduzione della produzione degli ormoni ovarici. Si definisce menopausa precoce quando l’esaurimento ovarico e la scomparsa definitiva delle mestruazioni avviene prima dei 40 anni, mentre si definisce menopausa anticipata quando compare tra i 40 e i 45 anni.
Nonostante sia un evento del tutto normale, ancora ai nostri giorni la menopausa è considerata culturalmente sinonimo di invecchiamento, perdita della capacità di seduzione e dell’attrattiva sessuale, oltre che di scomparsa, nella percezione pubblica, della persona in quanto donna. Ma perché questa associazione? In fondo non si esce dal mercato del lavoro, né si è dispensate dagli impegni familiari. Anzi, si cercano e trovano nuove prospettive. Eppure il giro di boa delle 50 candeline, genera una frattura temporale nella vita di una donna che determina un prima e un dopo. Bisogna considerare però che come esiste questa fase temporale, ve ne è una pregressa (alcuni decenni prima) che è quella della pubertà che subentra col menarca; questa però si tende a superarla accettandola come il ciclo naturale della vita con l’inizio della fase riproduttiva.
Ma come cambia il corpo in menopausa? I primi segni possono comparire già ben prima della menopausa vera e propria: il ciclo mestruale diventa più breve, possono verificarsi piccole perdite intra-mestruali e i cicli iniziano a distanziarsi temporalmente sino a saltare. Analogamente alla pubertà questo periodo di squilibrio ormonale impatta sia sul piano fisico che emotivo. Studi recenti dimostrano che questo disturbo colpisce circa due terzi delle donne con un’intensità e un’ampiezza variabili. In questo periodo di squilibri ormonali la donna può andare incontro a quelle che vengono chiamate variazioni nella termoregolazione, che sono causa delle (note) vampate di calore e un’improvvisa sudorazione, corredate da palpitazioni e freddo. Esse tendono a disturbare il sonno in quanto si verificano con maggiore frequenza nelle ore notturne. Le donne interessate da questi disturbi tendono a riposare poco e presentare importanti e repentini cambi d’umore, caratterizzati da irritabilità, sconforto e impazienza. Questa “perdita di controllo” del proprio corpo può generare un senso di insicurezza, che si risolve allo stabilizzarsi della sintomatologia con sollievo.
Ma per quanto si protraggono i disturbi? Dal 10 al 20% delle donne accusa disturbi fino a 10 anni dal loro inizio, una percentuale minore li percepisce più anche fino a 20 anni. Va detto che lo stress funge da amplificatore, modulatore e fattore scatenante dei disturbi suddetti. Inoltre le crisi di sudorazione, le vampate di calore, i disturbi del sonno e le palpitazioni possono spesso essere scatenati dal consumo di particolari alimenti quali: caffè, piatti molto speziati, alcol e bevande calde. Mentre è impossibile determinare la durata dei disturbi poiché variano da donna a donna, e più facile identificarne la tipologia. La maggior parte dei sintomi riscontrati nelle donne in menopausa, derivati dalla funzione ormonale alterata, sono: irregolarità del ciclo, mestruazioni molto abbondanti, vampate di calore e sudorazione abbondante (con possibile alterazione dell’odore) seguite da una sensazione di freddo, disturbi del sonno, palpitazioni o frequenza cardiaca elevata (spesso insieme alle vampate di calore e la sudorazione), modificazioni e alterazioni dell’umore, dolori muscolari e articolari, secchezza vaginale, cambiamenti della minzione urinaria, sensazione di riduzione delle prestazioni e calo del desiderio, demotivazione, problemi di concentrazione e memoria.
Non vergognatevi del vostro corpo e di come i contorni perderanno definizione, divenendo più morbidi e armoniosi. Infine, non possiamo arrestare lo scorrere del tempo e l’invecchiamento ne è la diretta conseguenza, ma ora abbiamo qualche nozione in più per capire cosa succede al nostro corpo e non solo.