CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Bottiglie di vetro, carta, vecchi materassi, indumenti, plastica di qualsiasi misura, escrementi, siringhe e spazzatura di ogni tipo immaginabile sono diventati la missione di Andrea Tosi, l’idraulico disoccupato e castiglionese doc, che ha deciso che i rifiuti abbandonati nelle pinete e sulla spiaggia non sono solo una responsabilità degli “altri”, ma lo riguardano da vicino.
Ogni giorno, insieme alla sua compagna e un amico, munito di sacchi neri e guanti, il gruppo raccoglie i rifiuti della costa, tutti quelli che riesce a portare via, ma molto meno di quelli che restano ancora per terra, tra le dune, in mezzo ai boschi. In poco tempo, circa otto ore d’intervento in totale, hanno raccolto quattro quintali di spazzatura in grossi sacchi condominiali.
«La maggior parte di questa spazzatura purtroppo è dovuta ai venditori ambulanti che affollano le spiagge durante l’estate –spiega Andra-. Poi ci sono i tanti turisti, che non avendo bagni pubblici a disposizione, finiscono nel usare le dune, non è giusto ma li capisco. Altra spazzatura è lasciata dai tanti magrebini che spacciano nelle pinete, lasciando anche moltissime siringhe. Ogni giorno facciamo le nostre passeggiate per toglierle prima che qualcuno si faccia del male.»
Durante le sue uscite, Andrea scatta foto di tutto quello che trova e le posta nel suo gruppo facebook “lo sapevate che…”, creato appositamente nella speranza che altri cittadini si rendano conto e lo aiutino nel suo progetto.
«Abbiamo molti progetti bellissimi, anche per Grosseto –racconta. Il nostro scopo è di espandere il nostro gruppo di volontari in tutte le città e paesini della Toscana, cosi ogni gruppo si occuperebbe del suo territorio.»
«Ho fondato anche l’associazione no profit “Ripuliamolatoscana” perché amo la mia terra e lo considero un dovere, dato che nessuno si occupa di questo problema cosi urgente. Se le persone capissero l’importanza e ci aiutassero, in poco tempo potremmo risanare l’intera costa.»
In alcuni punti, da Andrea definiti “critici”, ha posizionato dei cestini, che quotidianamente svuota, con un biglietto in cui invita i cittadini di non gettare rifiuti per terra.
Dall’amministrazione comunale si aspetterebbe un mano, ammette, ma «purtroppo non vuole collaborare e questo ci fa perdere la nostra voglia di andare avanti. Purtroppo non abbiamo neppure un apino per portare via la spazzatura e la spesa per sacchetti e cestini è a carico nostro. Così, a lungo andare, diventa difficile. L’amministrazione purtroppo non si importa. Abbiamo chiesto piccoli aiuti, come dei cestini in punti critici, ma nulla. Nessuna risposta. Vi faccio un esempio; tempo fa abbiamo ripulito la zona di Capezzolo, un lavoro certosino, e abbiamo chiesto all’assessore delegata all’ambiente, Elena Nappi, di porre una cesta per l’immondizia in quel tratto, ma fino a oggi nulla. Il problema è che lì sta tornando tutto come prima.»