MONTEROTONDO MARITTIMO – Partiranno entro fine novembre i lavori per la realizzazione della nuova centrale geotermica a Monterotondo Marittimo nell’area della località podere Barghini e podere Milia, contestualmente all’inizio delle attività per la coltivazione della risorsa geotermica e la realizzazione dei pozzi sul territorio.
Il progetto denominato “Monterotondo 2 “ sarà realizzato in tre anni e richiederà un investimento di oltre 110 milioni di euro; avrà una potenza di 20 megawatt e produrrà circa 150 milioni di chilowattora ogni anno che corrispondono al fabbisogno elettrico di una città italiana di medie dimensioni.
“Monterotondo 2 è un’occasione per sviluppare il territorio e per creare posti di lavoro sia diretti sia indiretti nella filiera industriale geotermica – afferma Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo – l’impianto utilizza le migliore tecnologie, non ci saranno quindi rischi per la sicurezza, per la salute dei cittadini e per la tutela dell’ambiente; inoltre verrà costruita in un’area rurale per minimizzare l’impatto visivo”
Anche Massa Marittima entrerà a far parte dei Comuni geotermici: oltre a Monterotondo Marittimo, infatti, la concessione dei permessi di ricerca riguarda i Comuni di Massa Marittima per circa un 27% e Montieri, per una parte molto più piccola.
“Ritengo che l’ingresso di Massa Marittima tra i comuni geotermici – dice il sindaco Marcello Giuntini – sia un punto di arrivo e di partenza: non avremo impianti nel nostro territorio ma sarà comunque un inizio di collaborazione, inoltre abbiamo già chiesto di poter aderire all’accordo volontario della geotermia, protocollo d’intesa che già interessa quindici comuni geotermici e che ci dà garanzie sia dal punto di vista ambientale sia per le ricadute economiche per le aziende con possibili accordi sul prezzo dell’energia”.
“Questa centrale costituisce un’eccellenza tecnologica a livello internazionale – ha detto Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia Enel Green Power – e consentirà di aumentare la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per la Toscana, regione in cui la geotermia è nata e da cui fa scuola nel mondo. Inoltre l’impianto eviterà l’immissione in atmosfera di 100mila tonnellate l’anno di anidride carbonica”.
“Il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche – afferma Sergio Chiacchella, direttore generale Cosvig – guarda la geotermia dal punto di vista dei territori: il primo vantaggio che offre rispetto ad altre fonti rinnovabili è la continuità di produzione. È una risorsa strategica per i bilanci energetici ed un motore di sviluppo per rivitalizzare l’economia locale e incentivare nuove occupazioni. Quindi quando la scelta è condivisa con i territori e garantita da un progetto come questo, siamo convinti che la geotermia debba essere sviluppata.”
Monterotondo 2 sarà dotato dell’Amis, impianto di abbattimento dell’idrogeno solforato e di sistemi di riduzione del drift, le minuscole gocce di acqua geotermica che contengono acido borico.
Durante la realizzazione dei lavori saranno impegnate fino a 100 persone, mentre a regime saranno 40 i posti di lavoro.
Enel Green Power apre le candidature per il nuovo impianto: i laureati verranno selezionati da tutta Italia, i diplomati invece saranno assunti tra i residenti del comune geotermico.