PORTO ERCOLE – Sono state quasi 200 le persone che hanno partecipato all’incontro che si è svolto oggi pomeriggio nei locali della parrocchia di Porto Ercole dove si è parlato di truffe. Il tenente Mario Petrosino, comandante della compagnia di Orbetello, ha spiegato, davanti ad un pubblico di anziani, ma anche disabili e famiglie, come smascherare un truffatore e come comportarsi di fronte ad un tentativo di truffa. Proprio qualche giorno fa è stato denunciato un uomo che aveva messo a segno una truffa da 2 mila euro ai danni di un’anziana del posto.
«Un fenomeno – spiegano i carabinieri -, in particolare ascesa è quello dei raggiri a mezzo telefono, che vedono i truffatori spacciarsi per presunti esponenti delle forze dell’ordine oppure per falsi parenti. Costoro in genere chiedono soldi per familiari rimasti coinvolti in incidenti stradali o con improvvisi problemi economici, per cui è necessario intervenire con la massima urgenza (pena, ad esempio, il pignoramento della casa). Poi prospettano la soluzione, invitando il malcapitato anziano a preparare del denaro, o in alternativa gioielli, da consegnare a un incaricato, spacciato, a seconda del caso, per assicuratore, funzionario della banca o avvocato. Vittime sempre le persone appartenenti alla “fasce deboli” (anziani, malati, persone che vivono in solitudine…)».
«Infatti, quella delle truffe agli anziani è una piaga tristemente molto diffusa, che vede personaggi senza scrupoli tentare di approfittarsi di persone spesso sole e incapaci di difendersi. In ogni caso – come ha ribadito il Tenente Petrosino -, si suggerisce di non consegnare soldi a persone che si siano presentate al telefono come professionisti, militari, poliziotti o dipendenti di società di servizi incaricati di ritirare denaro e di non esitare a contattare il 112 denunciando quanto accaduto».